FIUME – Aria di festa e tanto pubblico, oggi al cantiere “3 Maggio” di Fiume, per il varo della portarinfuse Endeavour.
Destinata a navigare sui laghi canadesi, con la sua lunghezza di 225 metri è l’unità di maggiori dimensioni mai prodotta dal cantiere.
Il varo è avvenuto alle ore 12, alla presenza del Primo ministro croato, Andrej Plenković. La Endeavour sarà ora interessata dai lavori di allestimento, ultimati i quali potrà unirsi alle sorelle Innovator (costruita nel 2017) e Intrepid (nel 2020), entrambe realizzate a Fiume e in attività sui Grandi laghi tra gli USA e il Canada. L’armatore Algoma ha brevettato le portarinfuse autoscaricanti inserendole nella classe Equinox 650’, di cui fra qualche mese potrà far parte anche l’Endeavour.
Si tratta di una nave molto particolare, della larghezza di soli 24 metri, destinata ad una navigazione in acque calme come quelle dei laghi. La “Novogradnja 527” realizza così la seconda nave per il medesimo committente subentrando ai due cantieri della regione, “Scoglio Olivi” di Pola e “3 Maggio” di Fiume, dopo la loro crisi, la cessazione delle attività e l’avvio del processo al Tribunale di Fiume per determinare le responsabilità nell’accaduto.
Ma oggi gli occhi erano puntati su questa nuova “creatura” che ha visto la luce a Fiume: ha una capacità di carico è di 29.300 tonnellate e sarà in grado di sviluppare una velocità massima di 14 nodi, avrà un equipaggio di 20 membri e la sua specificità è un dispositivo autoscaricante. Le navi costruite precedentemente erano di dimensioni leggermente inferiori.
La costruzione della Endeavour è stata resa possibile dalla decisione del Governo della Repubblica di Croazia, nel 2019, di concedere una garanzia statale per l’avvio della produzione.
In occasione del varo, il cantiere ha concesso alla cittadinanza di partecipare alla cerimonia, complice la splendida giornata di sole, sono giunti numerosi, soprattutto famiglie con bambini curiosi di assistere ad un evento così particolare ed evocativo. Per molti è stato un ritorno agli anni di intensa attività del cantiere fiumano in crisi ormai da più di vent’anni. La nuova società affiliata sorta dalle ceneri dei precedenti cantieri ha tra gli ordini futuri due navi, due pontoni e lo scafo di uno yacht, per un valore totale di 62 milioni di euro, e sta inoltre cercando di impiegare le proprie maestranze in altri progetti collaterali come la produzione di profilati e strutture in acciaio. Attualmente conta circa 610 dipendenti, ai quali vanno aggiunte dalle 300 alle 350 persone delle ditte subappaltatrici.