TRIESTE – La “Laura Bassi”, unica nave rompighiaccio battente bandiera italiana, si trova nel Canale navigabile di Trieste per la manutenzione ordinaria.
L’intervento previsto è di 1,8 milioni di euro e prevede l’impiego di circa 100 addetti, a rotazione, di un pool di aziende locali. La nave dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS) è rientrata nelle acque del Golfo di Trieste l’8 giugno, in occasione della Giornata Internazionale degli Oceani, dopo 8 mesi di missione in Antartide. I lavori termineranno nel mese di ottobre 2022, mentre dal 15 novembre 2022 a marzo 2023 è in calendario la quarta missione della “Laura Bassi”: nuovamente in Antartide e nell’ambito del progetto “Epica Behind” dedicato all’acqua e alle condizioni climatiche del passato. La nave porterà dall’Antartide, all’interno di due strutture frigorifere, carote di ghiaccio che hanno oltre un milione di anni. Saranno poi distribuite nei principali centri di ricerca europei.
Realizzata nel 1995 dal cantiere norvegese Kvaerner Kleven, la nave fu utilizzata dalla Rieber e dalla British Antarctic Survey, prima di essere acquistata dall’OGS nel 2019. Le sue missioni sono finanziate da MIUR, CNR, ENEA. «Costruiremo una nuova area per una messa aa mare di strumentazione che permetterà dia avere una nuova nave più appetibile per le ricerche scientifiche. Con questo ciclo di lavori la nave avrà una vita utile di almeno 10-15 anni, poi nel frattempo penso che si comincerà a ragionare su una unità nuova» aveva spiegato nelle scorse settimane Franco Coren, direttore del Centro gestione infrastrutture navali di OGS.