TRIESTE – È operativo dalla scorsa settimana il nuovo collegamento ferroviario tra Duisburg e l’Adriatico.
Il link tra duisport (che possiede il 15% di Interporto Trieste) e l’Interporto di Cervignano segna il solco del lancio per il sistema logistico del Friuli Venezia Giulia. Il porto di Trieste rinforza così il concetto di “banchina estesa”, dopo aver da poco annunciato un altro collegamento tra la struttura friulana e lo scalo giuliano.
Da lunedì scorso, container e rimorchi possono essere trasportati due volte a settimana con uno shuttle dal porto di Duisburg a Cervignano. La navetta prosegue poi per Trieste, dal quale è possibile sfruttare un link diretto via Ro-Ro per la Turchia. Inizialmente, il servizio sarà due volte a settimana, ma da maggio in poi continuerà con quattro viaggi settimanali di andata e ritorno.
Il progetto pilota di “banchina estesa” era stato avviato meno di un anno fa dall’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico orientale. Un esperimento destinato a collegare il Molo V dello scalo proprio all’interporto di Cervignano con un test su due servizi ferroviari internazionali (Norimberga-Trieste e Trieste-Karlsruhe). L’operazione ha visto protagonisti, oltre al terminal Samer Seaport e all’interporto di Cervignano, DFDS quale operatore Ro-Ro che da Trieste collega il Mediterraneo con il Mar del Nord anche attraverso il network ferroviario del porto; mentre ad Alpe Adria, quale integratore logistico e multimodale, era stato assegnato il ruolo di messa a sistema dell’operazione.
Interporto Cervignano, dotato di grandi potenzialità mai sfruttate appieno, diventa oggi protagonista. Lo sviluppo della struttura che si espande su 460mila metri quadrati con 3 fasci di 2 binari da 750 metri, è uno degli obiettivi di Autorità portuale di Trieste e Regione FVG. E non solo a favore del porto di Trieste e Monfalcone, ma anche per poter intercettare traffico da fuori regione; su tutti quello eccedente l’Interporto di Verona, oggi al limite della capienza. Non si fa mistero, inoltre, di voler captare anche traffici provenienti dal Sud dell’Italia. Situato all’intersezione tra il corridoio Adriatico-Baltico e il corridoio Mediterraneo, l’Interporto di Cervignano è oggi controllato da Interporto Trieste.
Attraverso duisport, che offre collegamenti regolari via treno con la Cina, lo stesso Friuli Venezia Giulia potrebbe – al momento si tratta solo di una suggestione – ottenere un servizio via terra con l’Estremo oriente. Come già scritto sulle pagine di Adriaports, qualche mese fa il presidente dell’Authority, Zeno D’Agostino, ebbe a dire che – a livello di marketing – si potrebbe anche sostenere che Trieste può essere collegata alla Cina via treno, ma che «non sarebbe serio».