TRIESTE – È iniziato da ieri un nuovo link ferroviario fra il Molo V del porto di Trieste (Samer Seaports) e l’Interporto di Cervignano.
Si tratta di un servizio a corto raggio, con meno di 50 chilometri di distanza, che vede operare in partnership DFDS, quale operatore Ro-Ro che da Trieste collega il Mediterraneo con il Mar del Nord, Interporto di Trieste, come soggetto di connessione con le realtà industriali, e Alpe Adria, nel ruolo di integratore logistico e multimodale di sistema. Inizialmente le circolazioni a/r saranno due a settimana, con previsione di raddoppio.
Proseguono in questo modo gli sforzi di Authority e privati nello sviluppo del concetto di “banchina estesa” dello scalo internazionale del Friuli Venezia Giulia. «Il porto non finisce con i moli. E lo sviluppo va cercato anche fuori dall’area portuale tradizionale» ha più volte sostenuto Zeno D’Agostino, presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Orientale. Obiettivo del collegamento è quello di generare un aumento di capacità, puntando a creare un sistema logistico regionale integrato dal punto di vista ferroviario.
Il collegamento è stato pensato con un duplice ambito di azione. Da un lato permette l’allargamento del network intermodale, mirando a integrarsi con il crescente sviluppo dei collegamenti nazionali ed internazionali che sta interessando il gateway di Cervignano, come dimostra il nuovo collegamento intermodale con Duisport. Dall’altro facilita l’accesso al porto di Trieste per quei flussi che vanno all’imbarco per la Turchia attraverso la più sostenibile modalità ferroviaria, alternativa a quella attuale che vede l’instradamento camionistico attraverso l‘interporto di Trieste a Fernetti.