TRIESTE – Il porto di Trieste, che resta disponibile ad accogliere unità militari, è un’alternativa normale al corridoio del Mar Nero interessato dalla guerra tra Russia e Ucraina.
Lo ha detto oggi a Trieste Zeno D’Agostino – presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Orientale – a margine di un incontro nella sede della stessa Authority. «Oggi il Mar Nero è un mare che diventa abbastanza difficile da frequentare, da una parte perché alcuni porti sono chiusi o addirittura aree sono minate e poi dall’altra perché in questo periodo si è visto un incremento dal punto di vista dei costi assicurativi spaventoso. Oggi chi entra nel Mar Nero ha un aggravio di costi importanti. Trieste, ma non solo Trieste, tutto il Nord Adriatico, diventa un’alternativa normale, naturale a quel corridoio»
Il presidente dell’Autorità di sistema ha poi ricordato che Mar Nero e East Med sono le aree che sono cresciute di più negli ultimi 10 anni a livello mondiale per traffico container. E in questa prospettiva la partita migliore la giocano «… quelli che hanno già servizi intermodali e ferroviari importanti verso l’Est Europa. Non solo Trieste, anche Koper, da questo punto di vista, ha una buona dotazione» ha aggiunto D’Agostino.
Ad una domanda specifica sull’ipotesi di accogliere unità navali militari (come già accaduto qualche settimana fa), D’Agostino ha ricordato che «… forse qualcuno non se n’è accorto ma siamo in guerra. A prescindere che noi si sia coinvolti direttamente o indirettamente, c’è una parte del mondo contro un’altra parte del mondo. Siccome questa guerra è vicina a noi è chiaro che noi siamo ben consapevoli di essere all’interno di queste dinamiche e siamo anche ben felici, positivamente, di mettere e disposizione le nostre infrastrutture».