TRIESTE – Venice Port Community, il consorzio che riunisce gli operatori dello scalo veneto, è pronta ad intervenire sui punti critici relativi alla convivenza fra traffici commerciali e salvaguardia della Laguna.
Su invito del Comune di Venezia, VPC è stata presente agli Stati Generali, che si sono tenuti ieri, sul tema del moto ondoso e della salvaguardia della Laguna.
«Si tratta di un tema spinoso, delicato, che va seguito con grande attenzione perché la salvaguardia di Venezia non può che essere imprescindibile nelle attività economiche di tutta la città. L’argomento dei sistemi di controllo di velocità è di grande attualità e, come VPC, non possiamo che ringraziare il Comune per averci coinvolti in questo contesto, vista la particolare esperienza che possiamo mettere a disposizione» ha spiegato il presidente di VPC, Davide Calderan.
«Sono tre i punti chiave su cui intendiamo concentrarci. Sostegno al controllo della velocità nel canale della Giudecca e gli altri canali della Laguna, l’obiettivo è quello di migliorare la sicurezza della navigazione e ridurre l’impatto del moto ondoso sulle infrastrutture e sul patrimonio naturale della città. Nell’ottica di salvaguardia, è necessario valutare la soglia di attivazione del Mose a 110 centimetri attuali più che a 85 centimetri. Questo perché – ha aggiunto Calderan – si permetterebbe un miglior bilanciamento delle attività legate al porto regolato, con effetti positivi sia per la città, che per la comunità economica portuale. Da ultimo, c’è il tema della manutenzione e cura dei canali lagunari, incluso il Vittorio Emanuele. Tale impegno di pulizia consentirebbe un regolare flusso dell’acqua e un’ottimizzazione della navigazione».
Il presidente di VPC, infine, ricorda in una nota come gli operatori abbiano sempre dimostrato impegno nella tutela dell’ambiente e nella promozione di soluzioni sostenibili per la città di Venezia e il suo porto. «L’incontro del 6 maggio ha rappresentato un’importante occasione per consolidare la collaborazione con il Comune e le altre autorità competenti, nell’interesse di un futuro più sicuro, sostenibile e prospero per Venezia» ha detto Calderan.