TRIESTE – Nel 2023 i maggiori terminal container italiani hanno registrato un -2,8% di traffico e -38,8% di fatturato, rispetto al 2022.
E’ quanto emerge dall’Analisi economico-finanziaria pubblicata dal Centro studi Fedespedi. I 19 terminal considerati dagli analisti hanno movimentato complessivamente 9,838 milioni di Teu, l’88% del totale italiano (11,295 milioni di Teu), su una superficie totale di 5,813 milioni di metri quadrati, avvalendosi di 119 gru di banchina.
Tra i cinque terminalisti che hanno fatto registrare le migliori performance in termini percentuali, si inserisce Vecon a Porto Marghera: +10,6% (337.032 Teu movimentati contro i 304.772 dell’anno precedente) e terzo posto per crescita dietro Vado Gateway di Savona (+40,3%) e Terminal del golfo a La Spezia (+13,9%).
Trieste marine terminal, invece, fa registrare un lieve calo (-1,71%) scendendo dai 755.392 del 2022 ai 742.708 Teu dell’anno successivo. Ben più significativa la flessione di Terminal intermodale Venezia, crollato del 32% in un anno (da 238.977 a 160.992 Teu).
In un anno considerato difficile per i porti italiani, l’andamento negativo si è riflesso, inevitabilmente, anche sui risultati finanziari delle società terminaliste, che nel complesso hanno realizzato un fatturato di 981,2 milioni di euro, contro gli 1,034 milioni del 2022 (-5,1%), e con un risultato finale di 78 milioni di euro (-38,8%).
In controtendenza sui dati nazionali però, Trieste marine terminal mostra una variazione in positivo del fatturato (+3,7%) a 107,6 milioni di euro e un utile di 10,6 milioni. A Porto Marghera, Vecon sale a 38,4 milioni di ricavi (+4,4%) e un utile di 10,9 milioni.
I dipendenti impiegati nei terminal italiani hanno registrato, nel 2023, un totale di 4.730, generando – secondo Fedespedi – un fatturato pro-capite di circa 207mila euro, con un costo del lavoro pari a 62mila euro.
Nel report sono state analizzate le performance economico-finanziarie delle 19 società di gestione dei principali terminal container italiani, oltre ad alcuni indicatori di efficienza quali ad esempio i Teu al metro quadro, o al metro lineare.
Nell’analizzare i dati va tenuto presente che alcune società svolgono altre attività (general cargo, Ro-Ro, ecc.), oltre alla movimentazione container.
I bilanci utilizzati per l’analisi sono quelli depositati alle Camere di Commercio, mentre i dati relativi alle dotazioni infrastrutturali sono quelli presenti nei siti web delle Autorità di sistema portuale e delle varie società, nei loro bilanci, o desunti dalla stampa.