TRIESTE – Sabato arriva nel Golfo di Trieste la portaerei Truman.
L’unità a propulsione nucleare appartiene al gruppo d’attacco Carrier Strike Group 8, composto di altre 6 unità navali e 9 squadroni di velivoli. La Truman è in grado di ospitare fino a 7.500 soldati, 65 tra aerei ed elicotteri, che hanno a disposizione una pista di decollo di 330 metri. La presenza a poche miglia dal porto di Trieste è ufficialmente dovuta a una “sosta tecnica operativa” dopo due mesi di esercitazioni nel Basso Adriatico con l’aviazione militare greca. La portaerei resterà in rada per motivi di pescaggio e perché il Molo VII dove potrebbe eventualmente essere ormeggiata sarà occupato da portacontainer.
Alcune ilazioni circa la presenza della portaerei in un’area storicamente strategia per i rapporti militari con l’Est Europa, si sono rincorse in queste ore. La USSTruman nel golfo di Trieste: sosta tecnica o segnale strategico alla Russia?
Interpellato in merito, a margine di un convegno sui fondi fdel PNRR, così ha risposto il presidente della giunta regionale del Friuyli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga:«Penso sia solo una sosta tecnica. Detto questo, credo che noi dobbiamo riaffermare con forza i valori dell’Occidente, di libertà e democrazia. Sono contento che i Paesi europei abbiano ritrovato compattezza nell’affrontare questa crisi». Secondo i protocolli Nato, la Marina Militare italiana sarà impegnata con alcune unità di supporto alla Truman. E’ inoltre previsto anche un tavolo tecnico in Prefettura a Trieste al quale parteciperanno esponenti del Comando militare del Nord Italia, addetti della Capitaneria di Porto e altre rappresentanze dello scalo.