TRIESTE – Bandi di gara per 65 milioni di euro tra Porto Marghera e Venezia per elettrificare le banchine e ridurre le emissioni delle navi in atmosfera.
L’Autorità di sistema portuale ha dato il via alle gare per la progettazione e l’esecuzione dei relativi lavori per il “cold ironing” sulle banchine del terminal di Fusina a Porto Marghera. L’importo dei lavori previsto è di circa 20,33 milioni di euro e la durata dell’appalto è di poco meno di due anni, per garantire 4 accosti a traghetti fino a 235 metri di lunghezza.
Poco più di 20,5 milioni, invece, valgono progettazione e lavori per elettrificare le banchine della Stazione marittima (4 accosti), che l’Authority vuole rilanciare per le crociere assieme all’escavo del canale Vittorio Emanuele.
L’ultima grande tranche, da poco meno di 20,5 milioni, infine, riguarderà il lato Nord del Canale Nord, sempre a Porto Marghera, dove si vogliono realizzare i due nuovi accosti per navi passeggeri da 300 metri, destinati sostanzialmente a sostituire gli attuali ormeggi temporanei delle “navi bianche” ai terminal container di Vecon e Tiv.
In quel punto la banchina dispone di una lunghezza di oltre 700 metri, mentre il canale in quel punto è largo 100 metri. Per entrambi gli accosti (dove il pescaggio arriva a 10,5 metri), l’accessibilità lato mare è garantita dal Malamocco-Marghera. Prima di dare il via libera definitivo all’utilizzo del nuovo sito per le crociere, saranno necessari lavori di implementazione della banchina esistente (ex Vetrocoke), dragaggi, pavimentazione, impianti, sottoservizi e soprattutto la nuova Stazione marittima. Una volta passata la Valutazione di impatto ambientale, la struttura potrebbe essere pronta nel 2025.
Circa 5 milioni di euro, invece, serviranno per progettare ed eseguire i lavori destinati a portare energia elettrica in banchina a Venezia, per i megayacht. In particolare, il progetto prevede 4 accosti in Riva Sette Martiri e altri 6-8 (a seconda della dimensione delle imbarcazioni) a Santa Marta e San Basilio.