TRIESTE – Il Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) ha anticipato 4,7 miliardi di euro del Fondo Sviluppo e Coesione (periodo 2021-2027) per opere infrastrutturali cantierabili, alle quali si aggiungono 1,6 miliardi di interventi strategici programmati.
All’interno dello stanziamento complessivo si trova anche il finanziamento di ulteriori 40 milioni di euro per il Nodo ferroviario di Udine: quota che si aggiunge ai 50 milioni già stanziati per lavori in corso di ammodernamento tecnologico. Fonti ministeriali assicurano poi la copertura dei restanti 110 milioni di euro utili a completare i progetti.
Lo ha reso noto l’assessore regionale alle Infrastrutture Graziano Pizzimenti, al termine dell’audizione in IV commissione consiliare dei referenti di RFI in merito ai principali quesiti che riguardano l’efficientamento e la velocizzazione delle linee ferroviarie regionali, alle questioni aperte sullo stato della rimozione dei passaggi a livello, delle stazioni e sullo stato di avanzamento dei principali progetti.
Anche se il dettaglio verrà reso noto da RFI (Rete ferroviaria italiana) nelle prossime settimane, un altro tassello è stato inserito nella costruzione del sistema logistico regionale del Friuli Venezia Giulia, che fa capo ai porti di Trieste e Monfalcone. I 40 milioni di euro sul Nodo di Udine serviranno alla realizzazione di una nuova stazione (Cargnacco) per i treni merci indirizzati al valico di Tarvisio con l’Austria, evitando la stazione cittadina che sarà riservata ai passeggeri. Nel novero degli interventi anche l’eliminazione di alcuni passaggi a livello, mentre stanno per prendere il via i lavori di allestimento dell’ACC (Apparato centrale computerizzato), che servirà per la gestione dell’intera area ferroviaria.
«Riscontriamo con soddisfazione come i tecnici di Rfi abbiano di fatto accolto la nostra richiesta: la bretella che raddoppierà la circonvallazione ferroviaria di Udine Est sarà tra le prime opere da realizzare e non più l’ultima dopo l’Apparato centrale computerizzato (Acc)» ha commentato il capogruppo del Movimento 5 Stelle nel Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Cristian Sergo, alla luce dell’audizione di Rete ferroviaria italiana in sede di IV Commissione permanente. Il consigliere ha spiegato che grazie a quest’opera, in gran parte già predisposta e solo in attesa dei binari, sarà possibile dismettere la linea ferroviaria che taglia in due la città e i relativi passaggi a livello.