TRIESTE – Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti ha portato a Bruxelles la questione Brennero sollevata nei giorni scorsi dalle associazioni di categoria per esortare una procedura di infrazione in sede Ue.
Anita, Cna Fita, Confartigianato Trasporti, Conftrasporto e Uniontrasporti, società del sistema camerale italiano per questioni trasportistiche, si erano rivolti al Ministro per denunciare le “continue e sistematiche violazioni del diritto europeo al Brennero da parte dell’Austria e richiedere finalmente l’avvio di una procedura d’infrazione davanti alla Corte di giustizia dell’Unione europea”.
«Quello che accade da troppo tempo al Brennero è un tema che va assolutamente affrontato e risolto, spero positivamente, nell’interesse della piena collegabilità dell’Europa» ha detto oggi il ministro Matteo Salvini. L’intervento è avvenuto nel corso dei lavori al Consiglio Trasporti a Bruxelles.
Il ministro ha condiviso l’invito espresso anche dall’omologo tedesco, Volker Wissing, a “non bloccare le comunicazioni e l’interoperabilità” tra l’Italia e l’Austria. Salvini ha parlato di «inspiegabili limitazioni e blocchi imposti dall’Austria» rimarcando che «le aziende e i trasportatori italiani non possono essere danneggiati ancora».
Secondo le associazioni di categoria, il Land austriaco del Tirolo da anni porta avanti una politica “volta a limitare il transito di mezzi pesanti non tirolesi attraverso la propria regione. Questa politica selettiva colpisce in particolar modo l’economia italiana, dal momento che dal Brennero transita oltre il 10 percento dell’intero import-export italiano. Si tratta di gran lunga della rotta commerciale via terra più importante per l’Italia. Infatti, il 70 percento delle esportazioni terrestri passano attraverso le Alpi e di queste la massima parte attraverso il Brennero, il passo che unisce le due principali manifatture d’Europa, quella germanica e quella italiana”.
I divieti di circolazione tirolesi formalmente sono misure ambientali – sempre secondo gli autotrasportatori – atte a garantire i valori limite della qualità dell’aria. “In realtà, si tratta palesemente di limitazioni discrezionali del traffico merci europeo volte a favorire le imprese tirolesi. Innanzitutto, va ricordato come ormai da diversi anni non siano stati registrati superamenti dei valori limite lungo l’asse autostradale tirolese. In secondo luogo, va ricordato come il divieto notturno di transito, attualmente la misura tirolese più restrittiva, non impatti in alcun modo positivamente sulla qualità dell’aria lungo l’asse autostradale, producendo al contrario una concentrazione dei traffici durante il giorno, provocando code, disagi e inquinamento” scrivono le associazioni in una nota.
Oltre ai divieti di circolazione è in vigore anche un sistema di dosaggio al confine austro-tedesco per i mezzi diretti verso l’Italia. Tale sistema, quando attivato, crea lunghissime code con tempi di attesa attorno alle 3-4 ore per attraversare un confine Schengen nell’UE.