TRIESTE – ANITA, l’Associazione di Confindustria che rappresenta le imprese dell’autotrasporto merci e della logistica, lancia l’allarme su nuove restrizioni austriache al Brennero.
Il pacchetto di misure è stato presentato oggi da Asfinag (società pubblica di gestione delle strade austriache), che per affrontare i lavori di rifacimento del Ponte Lueg sul tratto autostradale della A13 avrebbe previsto, a partire dal 1 gennaio 2025, l’introduzione di ulteriori divieti per il transito dei mezzi pesanti sull’asse del Brennero.
Da quella data, infatti, per ragioni di sicurezza, sarà necessaria la circolazione a corsia unica in entrambe le direzioni. Asfinag sta preparando un pacchetto completo di misure per mantenere quanto più traffico possibile sull’autostrada. “Affinché il ponte possa avere due corsie nei giorni di punta, è necessario che i veicoli pesanti di peso superiore a 3,5 tonnellate circolino all’interno del ponte. Ciò allevia il carico sulla struttura. Un’operazione di test scientifico ha dimostrato che questo innovativo sistema a due direttrici funziona. Tutti i veicoli di peso superiore a 3,5 tonnellate devono circolare sulla corsia di sinistra e quindi interna. Le auto possono utilizzare entrambe le corsie come prima” si legge in una nota della società austriaca.
Questo sistema a due corsie è possibile solo temporaneamente nei giorni di punta; dal 1 gennaio 2025 il funzionamento regolare sul ponte Lueg sarà a corsia unica.
Il traffico intenso viene deviato dalla corsia di destra a quella di sinistra con l’aiuto della segnaletica stradale davanti al ponte Lueg. Ciò garantisce che il carico maggiore sia centrato sul ponte, alleggerendo così il carico. Il traffico automobilistico può utilizzare entrambe le corsie.
“Sebbene ANITA riceva in maniera positiva la volontà di gestire il traffico su due corsie per senso di marcia almeno 170 giorni l’anno, instradando i veicoli oltre le 3,5 ton sulla porzione interna della carreggiata per bilanciare il peso, si trova comunque costretta a respingere l’idea di estendere i divieti di circolazione per i veicoli industriali in determinati giorni e lancia un appello al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Sen. Matteo Salvini, perché possa monitorare questo scenario per il bene della categoria e della competitività nazionale” scrive in un comunicato l’associazione italiana.
Sulla questione Brennero e sulle conseguenze per il traffico pesante nel Friuli Venezia Giulia, è intervenuta ieri anche l’assessore a Infrastrutture e territorio, Cristina Amirante, rispondendo ad un’interrogazione in Consiglio regionale.
Per quanto riguarda il paventato aumento del traffico pesante lungo le infrastrutture che attraversano la regione, ha spiegato l’assessore, si deve rilevare che per le restrizioni al traffico pesante sull’asse del Brennero, le Associazioni di categoria degli autotrasportatori hanno chiesto al ministero dei Trasporti che, contestualmente a qualunque misura limitativa della capacità di circolazione dei mezzi pesanti al Brennero, venga sospeso il divieto notturno sulla A12 e la maggiorazione del pedaggio notturno sulla A13.
«Sembrerebbe quindi esclusa la volontà di percorrere la A4 e la A23 come alternativa. Non possiamo tuttavia escludere – ha detto Amirante – che alcuni vettori scelgano questa soluzione ma possiamo ragionevolmente ritenere la cosa marginale; per quanto attiene alla frana del Frejus si parla di traffici che viaggiano verso ovest pertanto andranno ad interessare corridoi trasportistici non di nostra pertinenza».