TRIESTE – Con 59 voti favorevoli e nessuno contrario, i deputati del Parlamento sloveno hanno approvato la modifica della legge sulla costruzione, gestione e gestione del secondo binario della linea ferroviaria Capodistria-Divaccia.
Il progetto, del quale si parlava già all’inizio della costruzione della nuova linea ma senza troppa enfasi, diventa ora ufficiale. Nel corso del procedimento, fa sapere la società statale 2TDK, sono state completate tutte le valutazioni ambientali e anche la valutazione transfrontaliera con l’Italia.
L’investitore nel progetto di raddoppio del collegamento sarà sempre la società 2TDK, che si occuperà del finanziamento e della realizzazione dell’opera, dopo l’adozione della legge statale. Il progetto di legge – fa sapere in una nota la 2TDK – elimina la possibilità che altri Paesi possano partecipare alla realizzazione del progetto.
La vecchia linea ferroviaria, attualmente utilizzata per i treni in arrivo e in uscita dal porto di Capodistria, sarà trasformata in pista ciclabile come già annunciato nei mesi scorsi.
Quando l’opera sarà completata con i raddoppio dei binari, lungo la linea ferroviaria potranno circolare fino a 24 milioni di tonnellate di merci in più, rispetto alla capacità che è possibile utilizzare oggi.
“Ciò significa circa 1,5 milioni di camion in meno all’anno sulle nostre autostrade. Calcolato su base giornaliera, ciò significa una media di 1.600 camion in meno al giorno nel 2030 e una media di 3.000 camion in meno al giorno nel 2040” scrive ancora 2TDK.
I lavori per il raddoppio dovrebbero iniziare nel 2026, per concludersi nel 2030, con un valore stimato degli interventi di 354,2 milioni di euro.
A luglio, intanto, si sono conclusi gli scavi per gli ultimi metri delle condotte di servizio delle ultime gallerie Lokev (T1) e Beka (T2). Dal 10 luglio, inoltre, è stata ufficialmente completata l’apertura di tutte le gallerie, con lo scavo di 37,4 chilometri complessivi.