TRIESTE – Il Gruppo lombardo Sapio riceverà 17,3 milioni di euro dal Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) per il progetto Hydrogen Valley Venezia, concordato con l’Autorità portuale.
Si tratta di un hub per l’idrogeno verde nell’area portuale di Porto Marghera, con la possibilità di replica in altri grandi distretti industriali regionali, altamente energivori. È questo il cuore del memorandum di intesa siglato a metà del 2021 tra Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale e Gruppo Sapio con Hydrogen Park.
All’epoca l’Authority era retta dal Commissario straordinario Cinzia Zincone, che aveva sottolineato come i porti del futuro saranno sempre più incubatori di innovazione tecnologica e non solo luoghi di carico e scarico di merci. «Porto Marghera si conferma in tal senso quale hub di riferimento per garantire la transizione energetica della catena logistica, del tessuto produttivo e industriale e dell’operatività portuale» aveva detto il Commissario.
Nel frattempo la Regione Veneto ha approvato il bando per il sostegno di progetti per la realizzazione di impianti di produzione di idrogeno verde in aree industriali dismesse nell’ambito del PNRR, Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU. Inoltre, con lo stesso provvedimento, è stato approvato anche l’accordo per l’attuazione, tra Regione del Veneto e MASE (Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica).
Grazie al sostegno pubblico, Sapio produrrà idrogeno partendo dall’acqua (con un elettrolizzatore che avrebbe comunque realizzato), ma con l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili (fotovoltaico).
Il Gruppo Sapio, fondato nel 1922 con sede a Monza, opera nel settore dei gas industriali e medicinali e nell’homecare su tutto il territorio nazionale e, all’estero in Francia, Germania, Slovenia, Turchia e Spagna. Con un fatturato di oltre 620 milioni di euro e 2200 dipendenti, produce, sviluppa e commercializza gas, tecnologie innovative e servizi integrati per il settore industriale.
Sull’affidamento dei fondi Pnrr per l’impianto di Porto Marghera, tuttavia, stanno per comparire le spade di Damocle di almeno due ricorsi al Tar. Pare infatti che
Green Factory (Gruppo Ascopiave di Treviso) e Agsm-Aim Power (Gruppo Agsm-Aim di Verona e Vicenza) ricorreranno al Tribunale amministrativo regionale contro il decreto con cui la Regione Veneto ha giudicato non ammissibili i loro progetti per la produzione di idrogeno verde a Marghera.