TRIESTE – Inflazione, salari inadeguati e problemi legati alla sicurezza. Il lavoro nei porti e nella catena della logistica è in sofferenza sia a livello globale che nazionale.
È questa l’opinione di AIOM Agenzia imprenditoriale operatori marittimi Trieste), che nella newsletter periodica dedica spazio esclusivo alla tematica del lavoro. Il documento di AIOM prende in esame anche il Rapporto intermedio della “Commissione Parlamentare d‘Inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro pubblici e privati”, nel quale, sempre secondo l’associazione, si legge che il settore della logistica è quello messo peggio. Un passaggio del testo è dedicato alla difficoltà nel reperimento – già prima della pandemia – di autisti, «… oggi più che mai perché le condizioni di lavoro diventano sempre più difficili».
Tre le interviste pubblicate sulla Newsletter, la prima a Gian Enzo Duci (ad di ESA Group, società leader nel crew management) sulla questione del lavoro marittimo a degli equipaggi in particolare. La seconda a Bruno Zvech, direttore dell’Accademia Nautica dell’Adriatico di Trieste, in merito all’attrattività degli impieghi che comprendono la navigazione in alto mare. La terza a Franco Mariani sollecitato sulla situazione dei porti italiani, alla luce delle trasformazioni e delle spinte di cui sono oggetto e le cui onde lunghe arrivano periodicamente fino in Parlamento. Presidente di ALPT (Agenzia per il Lavoro Portuale del Porto di Trieste), Mariani ha lunga storia politica e professionale nell’ambito dei porti, dell’economia del mare e del lavoro. In chiusura un paraagrafo dedicato a salri e inflazione con un disamine della situazione economica globale e dei temi legati a stabilità sociale e “finanza creativa”.

NEWSLETTER_AIOM_NUMERO_5_2022