TRIESTE – Aumentano i traffici e con essi i rischi di illeciti: al porto di Fiume sequestrati 745 chilogrammi di cocaina tra febbraio e marzo di quest’anno.
In una conferenza stampa tenuta ieri nella capitale Zagabria, le forze dell’ordine croate hanno rivelato alcuni dettagli della maxioperazione che ha avuto nei cani antidroga i protagonisti dei sequestri.
Lo stupefacente era distribuito in 745 pacchi avvolti in fogli di alluminio e nastro adesivo: cocaina di elevata purezza (tra l’80 e il 90%) per il più importante sequestro mai avvenuto nella regione e naturalmente al porto di Fiume. Al momento gli investigatori non conoscono mittenti e destinatari della cocaina che, è stato stimato, dovrebbe avere un valore attorno ai 20 milioni di euro, mentre una volta immessa sul mercato ne avrebbe dovuti fruttare circa 100.
Anche se non si conoscono – o non si vogliono rivelare – i soggetti coinvolti nel traffico, durante la conferenza stampa è stato però specificato che i container nei quali era nascosta la cocaina provenivano da diversi porti del Sud America e che sono stati intercettati grazie a un protocollo di controlli attivato già da tempo nel porto e nelle aree circostanti.
Nonostante il calo registrato nel primo trimestre, il porto di Fiume sta crescendo in maniera importante negli ultimi anni. Il 2022 ha fatto segnare il record per i container movimentati, mentre nel 2025 dovrebbe essere operativo il nuovo terminal avuto in concessione dalla joint venture croato-danese Apm Moeller Marrsk e Enna Logic.