TRIESTE – E’ stato presentato oggi a Napoli il il nuovo Rapporto 2021 ‘Italian Maritime Economy’ di SRM, Centro Studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo. L’analisi ha evidenziato, tra i numerosi temi trattati, che le rinfuse liquide rappresentano per l’Italia la categoria merceologica più significativa in termini di volumi. I primi 5 Energy Port italiani (Trieste, Augusta, Cagliari, Milazzo e Genova) rappresentano il 69% dell’intero traffico liquido nazionale e Trieste, con 37,6 milioni di tonnellate, si conferma lo scalo italiano che movimenta i volumi più elevati.
Nel 2020, con netta prevalenza dell’import, sul territorio nazionale sono state movimentate circa 157 milioni di tonnellate, principalmente correlate alla domanda di raffinazione dei prodotti petroliferi e alla domanda energetica da soddisfare.
Sempre secondo SRM, nel 2020 il valore degli scambi commerciali via mare dell’Italia è stato pari a oltre 206 miliardi di euro, registrando un -17% sul 2019, di cui 99,8 miliardi di euro sono in import (-23%) e 106,5 in export (-10%). Nel primo trimestre 2021, l’import export via mare ha registrato un +3%.