TRIESTE – Ci sono anche le Zone Logistiche Semplificate (ZLS) in fase di realizzazione nel Centro Nord tra gli obiettivi di valorizzazione del piano presentato da Intesa Sanpaolo.
La Banca ha annunciato un plafond di 5 miliardi di euro dedicato agli insediamenti produttivi e alle opere di adeguamento infrastrutturale (che comprendono le Zone economiche speciali del Sud Italia): un roadshow internazionale per attrarre capitali dall’estero e un programma di attività di reshoring. Inoltre, per le imprese che investiranno all’interno di ZES e ZLS è prevista una linea di finanziamento ad hoc che riconosce un’agevolazione sul tasso d’interesse.
Alla tavola rotonda legata alla presentazione era presente anche Fulvio Lino Di Blasio, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Settentrionale (Venezia e Chioggia). Lo scalo di Venezia, infatti, è diretto interessato nella costituzione della Zls “Porto di Venezia-Rodigino”.
«Il ruolo che Intesa Sanpaolo sta svolgendo, a proposito delle Zone Economiche Speciali e delle Zone Logistiche Semplificate, è quello di motore dello sviluppo economico, un ruolo che svolgiamo rispetto a tutte le attività nelle quali si esplicano il saper fare e la capacità innovativa delle imprese italiane» ha spiegato Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo.
Il centro studi SRM dell’istituto bancario colloca l’Italia al centro della riorganizzazione internazionale della logistica. Il Mediterraneo rappresenta l’1% dei mari della terra, ma vi transitano il 20% del traffico marittimo mondiale e il 27% dei servizi di linea container. Questa area continuerà a crescere nel periodo 2021-2026 e diventerà la seconda nel mondo (dopo la Cina) a registrare i maggiori tassi di incremento del traffico portuale: 3,7% il Mediterraneo Orientale; 2,9% il Mediterraneo Occidentale.