TRIESTE – L’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico orientale sta per comperare terreni nei porti di Trieste e Monfalcone.
Gli acquisti sono previsti dal Piano di investimenti 2023/2025. Nel caso del porto di Trieste, sono a disposizione poco più di 2,4 milioni di euro per rilevare – nel corso dell’anno – le aree Teseco nei pressi del nuovo terminal che lo Stato ungherese intende realizzare nei prossimi anni. La somma è finanziata dal Fondo complementare al Pnrr e in particolare dal capitolo di spesa (totale 60 milioni di euro) che riguarda il recupero dell’area delle Noghere, nel Comune di Muggia.
Per quanto riguarda Monfalcone, invece, la spesa risulta ripartita su tre anni: 656mila euro per il 2023, 1,23 milioni per il 2024 e 1,2 milioni per il 2025. Le aree da acquistare sono di proprietà Coseveg (Consorzio di Sviluppo Economico della Venezia Giulia). In realtà sono compresi anche alcuni manufatti, tutti all’interno della cinta doganale del porto di Monfalcone. In particolare, un capannone ad uso magazzino, l’ex “Palazzina Rosa”, un fabbricato ad uso portineria, una struttura prefabbricata ad uso spogliatoi, oltre alle aree asfaltate con relativi spazi di manovra per il deposito e lo stoccaggio di merci e una porzione di area dotata di binari ferroviari.
Dopo l’acquisizione da parte dell’Authority dell’Azienda Speciale del Porto di Monfalcone dalla Camera di Commercio Venezia Giulia, le uniche aree ed immobili che ancora non si trovano sotto la gestione ed il controllo dell’Autorità di sistema portuale, sono proprio quelle di proprietà Coseveg. Il loro acquisto ha l’obiettivo di rendere più efficaci le politiche di sviluppo che si intendono attuare, nonché più razionale la distribuzione, agli operatori portuali, delle stesse aree. Il Consorzio, del resto, si era già reso disponibile alla cessione dei beni immobili, anche in relazione al fatto che un aumento dei traffici inevitabilmente implementerebbe i valori e le opportunità d’impiego per le aree retroportuali di proprietà o comunque gestite dallo stesso Consorzio. Il tutto nell’ottica di uno sviluppo coordinato e, quindi, con maggiori possibilità di successo delle attività portuali.
Il valore complessivo degli spazi e degli immobili, inserito nell’Accordo di intenti sottoscritto il 21 aprile 2021, era pari a poco più di 3,96 milioni di euro.
Lo stesso Accordo, peraltro, era stato integrato (il 26 ottobre 2022) con una nuova programmazione delle tempistiche di acquisto, proprio a partire dal 2023. Resta ora da attendere l’approvazione, da parte dei Ministeri vigilanti, della prima variazione di bilancio successiva al Rendiconto Generale per l’anno 2022. È probabile quindi una rimodulazione delle tempistiche di acquisto, con stipula dei contratti preliminari, del rogito del primo lotto e spese accessorie, nel secondo semestre 2023.