TRIESTE – L’Autorità di sistema portuale di Trieste ha pubblicato il bando per la progettazione delle opere preparatorie ad uno dei grandi interventi previsti dal Piano nazionale per gli investimenti complementari (PNC) al Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Si tratta di una serie di azioni nell’area della Valle delle Noghere (Comune di Muggia), propedeutiche all’insediamento di attività logistiche e industriali. Il tutto anche in vista dell’integrazione con il vicino Terminal portuale Noghere, che vedrà l’investimento principale sostenuto da una società controllata dallo Stato ungherese.
L’importo per la progettazione di fattibilità tecnica ed economica ha una base d’asta di poco più di 477mila euro e si riferisce ad una serie di opere per un totale di circa 16,3 milioni di euro. Con questa operazione l’Autorità di sistema portuale intende predisporre l’area per arrivare a un progetto di massima per le infrastrutture. Si tratta di un percorso complesso di pianificazione che servirà a trasformare le aree. Il progetto nel suo complesso (che prevede anche l’acquisto di aree private) è finanziato con 60 milioni di euro proprio dal Fondo per i porti, complementare al PNRR.
Al di là dei dettagli, il bando rappresenta quindi l’inizio di un’operazione che l’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico orientale intende portare avanti integrando attività dello scalo e sviluppo industriale del territorio. Non a caso l’Authority controlla con una quota di maggioranza anche Coselag (Consorzio di Sviluppo Economico Locale dell’Area Giuliana). Nell’area citata dal bando – a ridosso del Porto industriale di Trieste – sono previsti due distinti interventi. Il primo prevede opere per la messa in sicurezza permanente, infrastrutture con piazzali, potenziamento della viabilità stradale esistente, aree verdi, palazzine uffici. Il secondo intervento prevede invece opere di sistemazione e pulizia del suolo, e predisposizione dei sottoservizi necessari.
L’appalto oggetto del bando (che ha una durata di 90 giorni a partire dalla comunicazione dell’inizio delle attività) è finalizzato ad attuare il progetto PNC “Aumento selettivo della capacità portuale”, da realizzarsi sia attraverso opere di dragaggio sia con lo sviluppo di nuovi moli e nuove piattaforme logistiche. L’investimento è in rapporto di complementarità con il PNRR e, in particolare, con la “Missione 3 (Infrastrutture per una mobilità sostenibile) – Componente 2 (Intermodalità e logistica integrata)”. L’utilizzo dei fondi PNC è condizionato al rispetto di limiti temporali e di gestione molto stringenti: alla data del 30 giugno 2026 il progetto dovrà essere concluso (collaudo), pena la perdita del finanziamento assegnato.