TRIESTE – Firmato il decreto attuativo per il Fondo complementare a favore dei porti, in attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr): all’Autorità portuale di Trieste vanno 416,5 milioni di euro.
Il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha firmato oggi il decreto attuativo per destinare ai porti gli stanziamenti sui quali era stata acquisita l’intesa della Conferenza Unificata Stato-Regioni-Autonomie locali. I soggetti attuatori, per quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia, saranno l’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Orientale e, in minima parte, la Regione FVG.

In particolare, al Porto di Trieste saranno destinate cospicue risorse nell’ambito dell’Aumento selettivo della capacità portuale.

a) 60 milioni di euro per “Opere preparatorie all’insediamento di attività logistiche ed industriali in zona Noghere, in vista dell’integrazione con il costruendo terminal portuale Noghere”. Si tratta di un’area mista pubblico/privata (Coop Nordest-Coselag) per la quale i fondi saranno utilizzati nell’acquisto di terreni, urbanizzazione e preparazione per gli insediamenti, e in parte per opere di bonifica. Al momento si ipotizza la realizzazione di uno stabilimento siderurgico con accesso al mare.

b) 45 milioni per “Banchinamento parziale del terminal Noghere (fase I secondo il PRP 2016), comprensivo di dragaggio del canale di servizio e di collegamento alla viabilità”. In questo caso l’intervento sarà sulla parte pubblica dell’estremo Sud-Est delle aree portuali, dove si realizzerà la banchina prevista dal Piano regolatore portuale. Si tratta dell’area sulla quale sorgerà il terminal di Adria Port, società controllata dal governo ungherese.

c) 100,5 milioni per “Componenti di intervento nel progetto di ammodernamento infrastrutturale e funzionale del terminal contenitori del molo VII del porto di Trieste”. Al di là della destinazione molto chiara, ancora non è stato deciso come verranno spesi i finanziamenti. E’ possibile che si intervenga sulla palificazione e sulla pavimentazione del Molo. Ma anche in preparazione degli interventi “green”. I dettagli sono oggetto di discussione tra Authority e il concessionario Trieste Marine Terminal.

Il capitolo “Ultimo/Penultimo miglio ferroviario/stradale” prevede il seguente stanziamento:

d) 180 milioni per “Estensione delle infrastrutture comuni per lo sviluppo del Punto franco nuovo”. Le aree in questione sono quelle un tempo appartenenti allo stabilimento siderurgico della Ferriera e oggi destinate a diventare scalo ferroviario e retroporto del futuro Molo VIII, attualmente occupate dalla Piattaforma Logistica.
La descrizione un po’ generica riguarda una serie di interventi su aree pubbliche tra i quali il principale è la stazione ferroviaria di Servola con annessi servizi (palazzine per controlli fitosanitari e altri). Compresi nello stanziamento anche alcuni interventi sulla Grande viabilità, strada di collegamento con la rete nazionale e internazionale. Prevista infine la risistemazione delle aree che diventeranno demaniali sulle quali probabilmente si farà logistica.

Ultimo capitolo di spesa quello relativo a “Elettrificazione delle banchine (Cold ironing)”

e) 8 milioni per “Lavori di elettrificazione delle banchine del Molo Bersaglieri”, la Stazione marittima in centro città.

f) 8 milioni per “Lavori di elettrificazione delle banchine del Molo VII”, il terminal container del porto di Trieste

g) 4 milioni per “Lavori di elettrificazione delle banchine del Molo V e di Riva Traiana”, il terminal Ro-Ro del porto di Trieste

h) 4 milioni per “Lavori di elettrificazione delle banchine Scalo legnami, Piattaforma logistica”, la nuova area gestita dal concessionario di Amburgo HHLA

i) 7 milioni per il Porto di Monfalcone “Lavori di elettrificazione delle banchine del porto”

l) 7,4 milioni per Porto Nogaro “Elettrificazione delle Banchine”. In questo caso il soggetto attuatore non è più l’Autorità portuale ma la Regione Friuli Venezia Giulia

Da ricordare, infine, la recente conferma di un intervento da finanziare con il Fondo per il rilancio degli investimenti (L. 160/2019) con 32,2 milioni di euro per “Lavori di realizzazione del nuovo layout del piano d’armamento portuale”. Si tratta del nuovo assetto della Stazione ferroviaria di Campo Marzio, punto focale del traffico su rotaia nello scalo triestino.