TRIESTE – Sarà il ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli, martedì a Berlino, a fornire le ultime novità in merito al progetto di un polo logistico agroalimentare connesso al porto di Trieste.
L’occasione è quella fornita da Fruit Logistica, la fiera di settore in programma dal 5 al 7 aprile a Berlino. I porti di Trieste e Monfalcone tornano alla manifestazione leader a livello globale per il commercio e la logistica dei prodotti ortofrutticoli freschi. L’Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico Orientale (porti di Trieste e Monfalcone) presenterà in anteprima il progetto Prosecco Fresh Hub. Si tratta di un vero e proprio polo del fresco, che prende spunto dalla posizione geografica strategica dello scalo triestino, situato nel punto più a nord del Mediterraneo e dunque al servizio del Centro-Est Europa. Un progetto dalle potenzialità straordinarie, che potrebbe anche risolvere l’annoso problema della collocazione del mercato ortofrutticolo del Comune di Trieste (nel progetto c’è l’ipotesi di uno spostamento dello struttura attualmente in centro città).
Il sito individuato è collocato sull’altopiano carsico in Comune di Sgonico ed è attualmente dismesso. Le aree sono suddivise in quattro parti con proprietà da riferire all’Autorità portuale, a Timt (Trieste intermodal maritime terminal), società italo-turca partecipata al 45% dalla Samer, a Mercitalia e a Italsempione (società di trasporti con sede legale a Domodossola e sede direttiva a Milano).
L’area di Stazione Prosecco – fino al decennio scorso utilizzata per il commercio di animali vivi – sarebbe ideale per la creazione di un polo logistico per lo sviluppo di una filiera agroalimentare. La scelta del sito è dettata dalla sua vicinanza all’asse viario autostradale e dalla sua connessione con la rete ferroviaria nazionale: le due modalità di trasporto consentirebbero di veicolare le merci verso il Nord Italia e i mercati esteri. L’idea è quella di collocarci celle frigorifere e di rivolgere lo sguardo ai traffici con l’Est Europa. In aggiunta, l’area è ricompresa in quelle a regime di Porto franco internazionale.
Non sono stati comunicati i dettagli dell’operazione che – stando a quanto discusso nei mesi scorsi e mai ufficializzato– potrebbe valere 50 milioni di euro. La presenza a Berlino del ministro Patuanelli lascia intendere che potrebbe essere dato un annuncio di finanziamento o di presentazione di un bando per l’avvio dell’opera.