TRIESTE – Con un investimento di 50mila euro, Ceccarelli Group ha inaugurato ieri un nuovo capannone a Pradamano, in Friuli.
Il gruppo leader nel settore logistica e trasporti ha completamente ristrutturato un immobile in disuso di 8.100 metri quadrati. L’apertura del nuovo polo di Pradamano (Udine), arriva dopo quella di Tavagnacco, con la nuova sede di Transfriuli, la divisione industriale trasporti dell’azienda friulana, il raddoppio della sede di Padova e la prossima apertura di un altro polo nel Carnia Industrial Park di Tolmezzo.
«Qui – ha detto il presidente del Grupps, Luca Ceccarelli – accorperemo i nostri attuali poli logistici in un unico spazio, così da soddisfare la richiesta esistente, ma anche ampliare l’offerta logistica per la committenza. La pandemia aveva già dimostrato quanto logistica fosse punto debole e nel 2021 abbiamo rilevato l’intrinseca fragilità della supply chain. In questo scenario di incertezza siamo quindi chiamati ad essere ancor più responsabili delle nostre azioni, abbiamo il dovere di immaginare il futuro, di guardare verso l’orizzonte e non dove poggiamo i piedi e trasmettere voglia e passione in tutto quello che facciamo».
Prima del taglio del nastro, un momento di riflessione offerto dall’amministratore delegato del Gruppo, Gabriel Fanelli, ha attirato l’attenzione sull’economia globale e su come il mondo economico si sia trovato costretto a reagire per non soccombere di fronte alla crisi, ma anzi, per aumentare resilienza e agilità. Secondo Fanelli la pandemia, il lockdown in Oriente, l’aumento del costo dei noli marittimi, la guerra in Ucraina, la carenza di autisti sono solo alcune delle cause che hanno messo in crisi il mercato. La prima cosa da fare per reagire, quindi, è non farsi trovare impreparati, ma – ha detto Fanelli – riportare la produzione in casa propria o in Paesi vicini, reperire fonti di approvvigionamento alternative, mixare il “just in time” con il “fare magazzino” e digitalizzare la supply chain.