TRIESTE – Il Comitato di gestione dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico orientale ha approvato l’Accordo quadro relativo alle concessioni al porto di Monfalcone.
Si tratta di un atto fondamentale per lo sviluppo e la visione futura dello scalo, soprattutto per garantire certezze agli operatori in merito ai piani di investimento. Saranno CETAL, Compagnia Portuale Monfalcone, MarterNeri e F.lli Midolini a sottoscrivere con l’Authority l’impegno reciproco a stipulare gli atti formali di concessione e locazione delle aree portuali, nelle quali verranno inseriti gli interventi infrastrutturali proposti, insieme ai sottoservizi relativi a ciascuna area, in accordo ai rispettivi piani d’impresa.
Gli operatori avranno 30 giorni di tempo dalla firma dell’accordo per presentare i propri progetti di fattibilità tecnico economica, i piani d’impresa, i modelli SID ed i rilievi celerimetrici, al fine di formalizzare gli atti di concessione/locazione/diritto di superficie relativi a ciascuna area, rispettivamente di 95.800 metri quadrati (CETAL), 197.800 mq (CPM), 120.135 mq (MarterNeri) e 94.000 mq (Midolini).
Il documento servirà ad attribuire, secondo la Legge 84/94, le varie funzioni all’interno dello scalo, da poco passato sotto l’egida dell’Autorità di sistema. Gli operatori potranno così disporre delle aree per una durata di 12 anni, in modo da attivare interventi per lo sviluppo dei traffici ed il rilancio del porto. Nell’articolato sistema di Portorosega, infatti, convivono oltre a una zona di banchina pubblica, aree demaniali e aree patrimoniali dell’Autorità di Sistema, derivate dall’acquisto dell’Azienda Speciale per il porto di Monfalcone. Il documento approvato, regola in modo armonico tutti gli aspetti: durate, canoni, autorizzazioni e altro.

Mappa Monfalcone

“Il layout generale delle concessioni è il risultato di un percorso condiviso di ottimizzazione dell’utilizzo delle aree portuali. Allo stesso tempo rappresenta la base per una razionalizzazione della viabilità stradale e del layout ferroviario, al fine di aumentare l’intermodalità ferroviaria anche attraverso mirati interventi sulle infrastrutture. In futuro, con il processo di demanializzazione delle aree attualmente ancora patrimoniali, vi saranno ulteriori benefici per gli operatori” si legga in una nota dell’Authority.
«Oggi si compie l’atto fondamentale per lo sviluppo e la visione futura del porto di Monfalcone. Finalmente abbiamo portato a termine un lavoro importante durato due anni. Dopo vari ricorsi e polemiche, si arriva ad un accordo quadro che definisce quale sarà il futuro assetto concessorio e di aree all’interno del porto, con perfetta armonia di tutte le parti pubbliche e private. Da oggi diamo finalmente la sicurezza agli operatori di Monfalcone, rispetto alla loro visione di sviluppo e alle loro ipotesi di investimento» ha commentato Zeno D’Agostino, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale.