TRIESTE – L’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico orientale ha messo nero su bianco la serie di importanti interventi per rilanciare il porto di Monfalcone.
Nel breve/medio periodo, indica il Piano operativo triennale nella parte dedicata a Portorosega, si procederà alla manutenzione e all’adeguamento dell’infrastruttura ferroviaria, ai lavori di manutenzione stradale collegati all’intermodalità, al rifacimento dei piazzali e dell’illuminazione, alla realizzazione di un nuovo piazzale di 105mila metri quadrati, alla già annunciata elettrificazione della banchina. Tra le ipotesi ancora da confermare, invece, la costruzione di un parcheggio multipiano dedicato al traffico Ro-Ro.
Ma uno sforzo particolare sarà dedicato ai collegamenti ferroviari dello scalo, nell’ottica di integrazione con il resto del sistema Portuale. In particolare, si vogliono aggiornare le caratteristiche geometriche dell’armamento ferroviario sull’intera infrastruttura che porta al raccordo “Porto di Monfalcone”, a partire dal fascio di presa e consegna in stazione (fascio “Lisert”) fino ai binari di banchina.
Gli interventi si articoleranno nell’adeguamento dei binari al modulo 750 metri, nella centralizzazione degli enti di piazzale, tra i quali i deviatoi e passaggi a livello e nell’adeguamento al profilo della sagoma della galleria che connette il fascio “Lisert” allo scalo. L’obiettivo a medio termine, però, è quello di realizzare un nuovo terminal ferroviario a servizio del porto, in parallelo alla riorganizzazione parziale delle banchine e della viabilità interna.
Gli elementi organizzativi e il modello gestionale serviranno a completare un “comprensorio ferroviario di Sistema Portuale”, con Trieste a fare da capofila per una delle principali caratteristiche dei due scali.
A fine dicembre 2020, rende noto l’Authority, è stata anche inoltrata la richiesta a Rete Ferroviaria Italiana del “nulla osta” preventivo all’estensione del comprensorio ferroviario di Trieste a Monfalcone e Cervignano, passo che costituisce la premessa per la prosecuzione della procedura di estensione.
Per l’adeguamento funzionale dell’infrastruttura ferroviaria afferente al porto di Monfalcone (Lotto A, I stralcio) restano da reperire ancora 1,95 milioni di euro.
Nel frattempo il porto di Monfalcone attende la “fusione” tra CPM e MarterNeri, ma sopratutto la riorganizzazione delle concessioni sulla quale sta lavorando l’Autorità di sistema portuale.