TRIESTE – L’Istat ha reso note le stime di crescita congiunturale delle esportazioni, per quasi tutte le ripartizioni territoriali: +3,9% per il Centro, +2,0% per il Nord-ovest e +1,8% per il Nord-est. Una contenuta flessione si rileva per il Sud e Isole (-0,6%).
Nel periodo gennaio-settembre 2022, la crescita su base annua dell’export è molto sostenuta (+21,2%) e diffusa a livello territoriale, seppure con intensità diverse: l’aumento delle esportazioni è molto elevato per le Isole (+69,2%), intorno alla media nazionale per il Centro (+23,9%) e il Nord-ovest (+20,2%), relativamente più contenuto per il Nord-est (+17,7%) e il Sud (+15,3%). nel dettaglio, il Veneto cresce del 17,5% e Friuli Venezia Giulia del 22,4%.
Il Friuli Venezia Giulia in particolare risulta tra le regioni con maggiore propensione all’export, anche se questi ultimi dati andrebbero ridimensionati alla luce dell’aumento dei prezzi. Le merci “uscite” dal Fvg sono state per lo più destinate al mercato comunitario con Germania, Francia e Austria sugli scudi. Ritotti del 34,5% gli scambi con la Russia a causa della guerra in Ucraina.
Nei primi nove mesi del 2022, i contributi maggiori alla crescita su base annua dell’export nazionale derivano dall’aumento delle vendite della Lombardia verso Germania (+24,1%), Stati Uniti (+37,5%), Svizzera (+33,2%) e Spagna (+28,4%), delle Marche verso il Belgio (+391,0%) e dell’Emilia-Romagna verso gli Stati Uniti (+44,8%). Apporti negativi, invece, provengono dal calo dell’export di Toscana (-15,6%), Friuli-Venezia Giulia (-72,0%) e Veneto (-12,1%) verso la Svizzera, di Lombardia e Piemonte verso la Russia (rispettivamente, -22,5% e -37,4%) e dell’Emilia-Romagna verso il Giappone (-15,9%).