TRIESTE – Un “polo del fresco” a due passi dal porto e una filiera agroalimentare su scala regionale.
Sono queste le proposte con le quali il porto di Trieste e il sistema logistico del Friuli Venezia Giulia si presenta al Fruit Logistica, la più importante fiera del settore, in corso a Berlino.
Per questa edizione l’Autorità di Sistema Portuale ha organizzato un evento di approfondimento proprio sul progetto Fresh Hub, che prevede la creazione di un polo logistico per lo sviluppo di una filiera agro-alimentare sostenibile a Prosecco (sull’altipiano triestino) con un investimento complessivo di 65 milioni di euro.
La scelta della zona è dettata dalla sua vicinanza all’asse viario autostradale che connette il Nord Italia e l’Est Europa e alla ferrovia, al fine di soddisfare le necessità dei mercati storici del porto di Trieste. L’idea progettuale prevede la realizzazione, su un’area totale di 155.000 metri quadrati, di un vero e proprio polo del fresco che di fatto sarà diviso in due parti: una parte di logistica dedicata all’alimentazione dei traffici “a temperatura controllata” del porto di Trieste e una parte per gestire la logistica distributiva locale e regionale di area vasta con servizi dedicati. Il magazzino refrigerato si estenderà su una superficie di 18.000 metri quadrati e potrà garantire 20.000 posti pallet a temperatura controllata e sarà differenziabile a seconda delle esigenze degli operatori.
La struttura sarà connessa con il porto di Trieste al fine di incentivare la commercializzazione dei prodotti agroalimentari tanto in import, attraverso il potenziamento dei collegamenti diretti con l’Africa mediterranea e il Medio Oriente, quanto in export, attraverso l’apertura di concrete opportunità di internazionalizzazione per le imprese del territorio e quindi di nuova occupazione stabile.
L’approvvigionamento energetico sarà garantito da un parco fotovoltaico di un ettaro di ultima generazione installato sulla copertura degli edifici, ottenuto ottimizzando le superfici occupate dalle infrastrutture senza consumo di spazio bioproduttivo.
«La filiera dell’agroalimentare ha un grande potenziale ed è sempre più strategica: potrà offrire nuovo impulso economico e occupazionale alla nostra regione» ha detto il presidente dei porti di Trieste e Monfalcone, Zeno D’Agostino. «È necessaria – ha concluso D’Agostino – una riflessione su nuove modalità di produzione, distribuzione e consumo. Non ci può essere sviluppo del settore senza adeguato sostegno sui finanziamenti e nelle infrastrutture collegate».
Il nodo dei finanziamenti resta da sciogliere, ma non è un segreto che si faccia affidamento sul ministero dell’Agricoltura, senza escludere importanti interventi privati.