TRIESTE – Sviluppo dell’intermodalità e di nuove sinergie fra trasporto marittimo e ferroviario, con l’obiettivo di costruire una catena logistica stabile e sostenibile.
Sono questi i contenuti del Memorandum of Understanding siglato ieri a Ginevra tra il Gruppo FS, rappresentato dall’amministratore delegato Luigi Ferraris, l’ad di Mercitalia Logistics, Gianpiero Strisciuglio e il Gruppo MSC, presente con il Group Chairman Gianluigi Aponte, e Giuseppe Prudente, Chief Logistics Officer di MSC e Presidente di MEDLOG.
In questa prima fase, Il Memorandum servirà a verificare la fattibilità di un progetto di partnership commerciale e operativa per lo sviluppo del trasporto combinato marittimo. Saranno le società del Polo Logistica di FS, a iniziare dalla capofila Mercitalia Logistics, e le società del Gruppo MSC, tra cui MEDWAY e MEDLOG, a rendere operativa l’intesa con una serie di accordi successivi. Nelle scorse settimane, questo modello di cooperazione ha mosso i primi passi nel terminal portuale di Gioia Tauro, sui servizi di manovra e nel trasporto ferroviario tra il porto calabrese e l’Interporto di Padova. Le società dei due Gruppi svilupperanno sinergie nella gestione dei Terminal, del network di treni e servizi ferroviari intermodali e nelle gare.
«La firma di questo MoU con un partner internazionale come MSC rafforza la strategia del Polo Logistica del Gruppo FS come operatore di sistema, consolidando la sua presenza lungo la catena di valore della logistica e ponendo al centro, su distanze superiori ai 300/400 km, il trasporto ferroviario» ha detto Gianpiero Strisciuglio, AD Mercitalia Logistics. «Questa partnership si inscrive nel quadro di una ormai lunga collaborazione tra MSC Group e Gruppo FS – ha ricordato Giuseppe Prudente, Chief Logistics Officer di MSC e Presidente di MEDLOG – . Il nostro Gruppo, attraverso MEDLOG e MEDWAY, vanta una forte presenza nell’ intermodale sia in Italia che in Europa. La partnership con il Gruppo FS gioca un ruolo molto importante per lo sviluppo del nostro business, tanto per i terminal portuali e inland che per sperimentare nuovi corridoi».