TRIESTE – La Regione ha stanziato 600mila euro per consentire all’Interporto di Pordenone di ampliare la piattaforma della Motorizzazione civile destinata alle prove per gli autoarticolati.
L’annuncio ieri a Pordenone durante l’incontro tra l’assessore regionale alle Infrastrutture, Cristina Amirante, tenutosi al centro direzionale della struttura. Presenti Silvano Pascolo (presidente di Interporto Centro Ingrosso Pordenone) e Alfredo De Paoli (amministratore delegato), l’occasione è servita per fare il punto della situazione in merito agli investimenti che la società ha già avviato e su quelli pianificati per il prossimo futuro.
La somma ha trovato posto nell’assestamento di Bilancio che la Regione approverà a luglio. «I progetti che hanno trovato il supporto della Regione – ha detto Amirante – sono stati quelli che possono già contare sulla presenza di un progetto esecutivo o le cui opere hanno già preso il via. Tra questi figura il sostegno a favore di Interporto per un valore pari a 600mila euro che servirà ad ampliare il piazzale della Motorizzazione civile. L’aumento di superficie consentirà non solo il collaudo di autovetture e motocicli ma anche quello di autoarticolati».
Nel corso del confronto, i vertici di Interporto hanno illustrato all’assessore regionale altri interventi programmati come quelli riguardanti l’asta di manovra al servizio della stazione elementare, opere inserite in una programmazione triennale.
L’assessore ha poi ricordato il ruolo e il valore che avranno le zone logistiche semplificate (Zls), che vedranno interessato anche il capoluogo del Friuli Occidentale proprio con l’area dell’Interporto e quella della vicina ex Seleco. «È questa – ha detto Amirante – una grande opportunità in quanto offre una serie di vantaggi alle imprese, tra cui semplificazioni burocratiche, procedure doganali agevolate, servizi di logistica avanzati e infrastrutture di alta qualità, al fine di stimolare lo sviluppo economico, migliorare la competitività delle imprese e favorire l’integrazione economica con il resto d’Europa».