TRIESTE – Il Piano di sviluppo strategico per la Zona logistica semplificata nel Friuli Venezia Giulia è stato aggiornato con le indicazioni del Governo ed è pronto per essere inviato al Ministero competente per l’approvazione definitiva.
Lo ha annunciato ieri l’assessore regionale alle Infrastrutture e Territorio del Friuli Venezia Giulia, Cristina Amirante. «A quel punto prenderà il via l’iter che porterà ad attuare le agevolazioni fiscali previste all’interno delle aree interessate e a beneficio di imprese e investitori. Le Zls offrono una serie di vantaggi alle imprese, tra cui semplificazioni burocratiche, procedure doganali agevolate, servizi di logistica avanzati e infrastrutture di alta qualità, al fine di stimolare lo sviluppo economico, migliorare la competitività delle imprese e favorire l’integrazione economica con il resto d’Europa» ha spiegato l’assessore.
Tra i vari ambiti oggetto di aggiornamento all’interno del Piano strategico, rientrano la perimetrazione della Zls (con l’individuazione delle particelle catastali), la relazione funzionale tra le diverse aree (con descrizione puntuale delle specifiche produttive e infrastrutturali), la governance dell’ente (attribuita al presidente della Regione) e il sistema infrastrutturale e i relativi investimenti in infrastrutture.
La Zls Fvg individua come principali punti di riferimento i tre porti di Trieste, Monfalcone e Nogaro, ai quali si aggiunge la cosiddetta area di retroporto per un totale di 26 Comuni e una superficie di 1.457 ettari.
Secondo l’assessore regionale alle Attività produttive Sergio Emidio Bini, «la Zls è un’occasione importante per rafforzare le aree strategiche della regione in un’ottica di semplificazione e sburocratizzazione. Misure che, assieme a quelle già adottate in tema di credito agevolato e dei contributi a fondo perduto, concorreranno a rendere questa regione ancora più attrattiva su scala nazionale. In questo contesto, la collocazione geografica del Friuli Venezia Giulia, nel cuore dell’Europa, rappresenta un ulteriore punto di forza da poter sfruttare al massimo per rilanciare e sviluppare l’economia regionale».
L’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro ha sottolineato come il Piano abbia tenuto conto anche dei criteri di sostenibilità per l’individuazione delle aree comprese nella Zls. «È importante – ha commentato Scoccimarro – tracciare le condizioni di insediamento, dalla percentuale di suolo occupato al numero di capannoni per chilometro quadrato di suolo consumato, e all’interno di questi parametri stabilire un rapporto collaborativo tra Regione e investitori».
«Saranno evidenti i benefici di carattere fiscale e amministrativo grazie all’istituzione della Zls» è il pensiero dell’assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli, che ha rilevato inoltre come le aree perimetrate nel Piano strategico coincidano quasi completamente con le cosiddette “aree a finalità regionale” (Afr), ovvero le porzioni di territorio regionale dove è possibile ottenere contributi pubblici (sia statali sia regionali, se previsti) per il sostegno di investimenti aziendali, con un’intensità contributiva maggiore rispetto ad altre aree del territorio. «Il nostro obiettivo – ha aggiunto l’assessore – è di potenziare ulteriormente il connubio tra questi due strumenti».