TRIESTE – Per realizzare i nuovi interventi legati al Pnrr, l’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Orientale ha rinviato l’attuazione di numerosi progetti per i quali aveva già individuato le fonti di finanziamento e programmato i tempi di realizzazione.
Questa l’opinione della Corte dei Conti dopo aver esaminato l’attività dell’Authority alla quale fanno capo i porti di Trieste e Monfalcone, per quanto riguarda il 2021.
I magistrati contabili contestano “un’inversione dell’ordine delle priorità” che avrebbe inciso sulla capacità di realizzare i lavori, determinando un rallentamento dei pagamenti (da 20,8 a 9,1 milioni di euro).
“Ai nove progetti PNRR programmati dall’AdSP – specifica la Corte – se ne sono aggiunti ulteriori quattro nel 2022, per un totale complessivo di 32,5 milioni di euro impegnati (di cui 24,2 pagati), su un ammontare di anticipazioni pari a 146 milioni. I progetti stanno procedendo regolarmente secondo i tempi programmati”.
Dall’analisi, inoltre, è emerso che sulle ridotte capacità di pianificazione degli interventi, di controllo dei risultati e di ottimizzazione delle risorse ha inciso anche la prolungata vacanza di figure apicali nel personale, accentuatasi in seguito all’assorbimento delle unità dell’Azienda speciale del porto di Monfalcone, incorporata di fatto dall’AdSP nel 2020.
Nel complesso, gli oneri di funzionamento, in continua crescita, hanno raggiunto il 24,5 % delle spese correnti. “Come osservato anche dal Ministero vigilante, tale percentuale di spesa appare eccessivamente elevata”.
Il quadro dei risultati di bilancio mostra una significativa crescita (+308,4%) delle disponibilità liquide (da 20 a 81,9 milioni di euro), un saldo finanziario negativo di 1.338.714 euro, un avanzo di amministrazione in progressiva riduzione (-24,3%) e un disavanzo economico di 335.668 euro.
Nell’anno in esame, cioè il 2021, non sono stati registrati interventi infrastrutturali giunti a compimento, mentre i lavori di manutenzione straordinaria realizzati ammontano a soli 1,7 milioni. Per consentire la realizzazione dei nuovi interventi PNRR, ritenuti di interesse prioritario, l’AdSP ha dovuto infatti rinviare l’attuazione di numerosi altri progetti per i quali aveva già individuato le fonti di finanziamento e programmato i tempi di realizzazione.
Proprio in relazione allo stato di attuazione dei nove progetti finanziato con il Fondo complementare dei porti (ai quali si sono aggiunti, nel corso del 2022, altri quattro progetti), l’AdSP ha impegnato (alla data del 19 maggio 2023) 32,5 milioni di euro, con pagamenti pari a 24,2 milioni (a fronte di pagamenti per 11.251 euro nel 2022). “L’Ente sta procedendo regolarmente in tutti i progetti, con l’espletamento delle fasi progettuali, le indagini conoscitive, le procedure di gara e le procedure acquisitive delle aree necessarie all’avvio dei lavori. Le verifiche preventive di primo livello, il servizio di Centrale di committenza e le attività di Project management a supporto dell’Ente in tutte le fasi di sviluppo dei progetti PNRR sono state affidate, previa convenzione ad hoc, ad Invitalia” scrivono i magistrati contabili, riconoscendo l’emorme lavoro per progettare interventi che costituiscono il futuro dello scalo.