TRIESTE – Dopo la forte crescita del biennio 2021-2022, è stabile il fatturato della logistica conto terzi: per il 2024 si prevede una crescita dello 0,7% con un valore di 117,8 miliardi di euro.
Sono questi i risultati di una ricerca del Politecnico di Milano (Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet”), secondo il quale crescono dipendenti e continuano le operazioni di fusione e acquisizione. Aumentano anche i costi di manodopera (+4,3%), di locazione (+6%) e il costo del denaro (+19,6%).
La logistica è considerata centrale per il 65% delle imprese, che chiedono meno costi, miglior servizio e minore impatto ambientale. L’80% delle aziende adotta intensamente soluzioni green. Tra 11 opzioni disponibili per il trasporto su strada, il 57% dei Top Player ne adotta più di tre, sintetizza l’Osservatorio del Politecnico.
“Negli ultimi anni, la Logistica ha dovuto affrontare un contesto sempre più complesso, caratterizzato da incertezza e criticità. Dopo la forte crescita del biennio 2021-2022 favorita dall’espansione economica e dall’aumento dei flussi logistici, nel 2023 il fatturato della Logistica conto terzi in Italia si è stabilizzato intorno ai 115 miliardi di euro, principalmente per il rallentamento dell’attività economica e industriale. Anche per il 2024 si prevede una situazione analoga, con una crescita in termini reali dello 0,7% (+1,7% in termini nominali) per raggiungere un valore di 117,8 miliardi di euro” si legge nella nota stampa.
Nella Contract Logistics crescono i dipendenti diretti (+15% tra i Top Player del settore nei dati a consuntivo) e le operazioni di M&A (36 quelle mappate per la Logistica nazionale nel biennio 2023-2024, per un valore di circa un miliardo di euro), mentre si continua a ridurre il numero di aziende della filiera di fornitura (35mila aziende in meno dal 2019 al 2022, in particolare piccole realtà). Prosegue il processo di ricerca di economie di scala e di allargamento della gamma di servizi, offerti dei grandi player di trasporto internazionale.
Nel 2024 – sempre secondo l’analisi presentata due giorni fa – si è registrato un ulteriore incremento dei costi della manodopera (+4,3%), dei canoni di locazione (+6%) e del denaro (+19,6%), mentre prosegue la stabilizzazione dei prezzi energetici dopo il picco del 2022. Il costo della manodopera è particolarmente critico: agli aumenti definiti dal CCNL si aggiungono fattori legati all’organizzazione del lavoro, a partire dagli accordi di secondo livello citati dal 18% delle aziende, dalla bassa produttività (18%) e dai problemi di assenteismo (16%) e turnover (15%).
“La terziarizzazione è stabile al 45,5% del totale della Logistica in Italia. Il principale aspetto ricercato dalle imprese della domanda nell’outsourcing è la flessibilità (evidenziato dal 44%) e poi la modifica della struttura costo/servizio (34%). La Logistica oggi è considerata “centrale” dal 65% delle aziende committenti, secondo cui deve agire su più fronti contemporaneamente: contenere i costi (41%), migliorare il livello di servizio (42%) e l’impatto ambientale (17%). Se da un lato – recita ancora la nota – si assiste a questa evoluzione sul fronte della domanda, dall’altro si aprono nuove sfide per i fornitori di servizi logistici: l’attrattività del personale, la transizione green e, in senso più in ampio, la sostenibilità”.
«La Logistica ha davanti a sé grandi sfide – afferma Marco Melacini, responsabile scientifico dell’Osservatorio Contract Logistics -. Da un lato, infatti, prosegue il cammino verso la sostenibilità, non solo economica, ma anche ambientale e sociale. Dall’altro, deve affrontare un rallentamento dei volumi, tensioni sull’aumento dei costi e difficoltà di reperire manodopera, mentre permane un’incertezza sulla scelta delle tecnologie e dell’impostazione dei processi. Ma il settore ha i giusti anticorpi per rispondere a queste sfide, grazie alla capacità di adattamento e a un approccio di collaborazione nella relazione fra committenti e fornitori, che è sempre più dirimente in ogni aspetto, dagli investimenti per la transizione green, alle trasformazioni dei processi in ottica human-centric, fino all’impostazione degli appalti di terziarizzazione».