TRIESTE – Le segreterie locali di Cgil, Cisl e Uil chiedono di essere sentite in merito alle future nuove nomine del presidente dell’Autorità portuale e del segretario generale dello stesso ente.
Il timore, si spiega in una nota, è quello di fare un passo indietro rispetto alle conquiste messe a segno negli ultimi anni di guida da parte di Zeno D’Agostino, con riferimenti a ferrovia, rete logistica a prerogative del Porto Franco internazionale.
Secondo Massimo Marega (Cgil), Michela Anastasio (Cisl) e Matteo Zorn (Uil), l’Italia è un tassello fondamentale della rotta tra l’Asia e l’Europa, e per Trieste è imprescindibile elaborare una strategia generale a favore di uno sviluppo della portualità che miri a consolidare e aumentare i traffici merci.
“Il gap logistico accumulato dal nostro scalo è stato oggetto negli ultimi anni di grandi processi di investimenti e strategie di rilancio che, sommate ad una congiuntura internazionale favorevole, hanno contribuito ad una promettente crescita dei traffici” si legge nella nota. “Il porto di Trieste in questo senso è tornato negli ultimi anni ad essere un volano di sviluppo economico non solo per Trieste, ma per l’intero Friuli Venezia Giulia, acquisendo anche una maggiore considerazione su scala nazionale e internazionale, grazie al vantaggio competitivo legato all’utilizzo della ferrovia, all’attivazione di nuovi punti franchi che hanno consentito, a Trieste, l’estensione delle aree portuali dove si può operare e fare attività industriali agevolati dal regime extra doganale” scrivono ancora i sindacati.
“In conclusione le scriventi organizzazioni sindacali auspicano che in previsione della futura nomina del prossimo presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico Orientale le lancette dell’orologio non riportino indietro quanto di buono si è costruito fino ad oggi con il coinvolgimento di tutte le maestranze e chiedono di poter rappresentare le istanze del mondo del lavoro nei tavoli dove si decideranno i prossimi incarichi” conclude la nota.
Chiaro il riferimento di Cgil, Cisl e Uil alla necessità di continuare nel solco tracciato da D’Agostino, anche se non si citano i nomi delle candidature ormai note per le cariche che verranno assegnate – con tutta probabilità – a gennaio.
Manca ancora, invece, una presa di posizione ufficiale da parte degli operatori portuali, sui nomi in ballo o sull’eventualità che – come accaduto all’epoca della nomina di Zeno D’Agostino, il Ministero, sentita la Regione Friuli Venezia Giulia, decida di far arrivare a Trieste un presidente e un Segretario generale scelto al di fuori dei nomi “local” sui quali sembrano invece puntare i sindacati.