TRIESTE – Il Gruppo Ligabue – presente a Venezia fin dal 1919 – ha siglato negli ultimi mesi contratti per 500 milioni di euro: attività on-shore in Kazakhstan, in Algeria e nell’Area del Golfo, per i prossimi tre anni.
Tra i principali player internazionali nel settore del Food Service e Life Support, specializzata nei servizi per il mercato marittimo (crocieristico e merci) e industriale, soprattutto nel campo energetico, Ligabue è presente in 14 Paesi e sta per chiudere il 2024 con un fatturato stimato in 420 milioni di euro (+22,5%). La Divisone Industrial continua l’espansione all’estero, mentre consolida la leadership nel settore e nella dorsale mondiale dell’energia.
In particolare, la presenza dell’azienda nel Nord Africa, con una serie di nuovi contratti in Algeria per un valore di 300 milioni di euro, si accompagna a un’ampia visione e ad un’azione concreta in favore della crescita sostenibile e dello sviluppo del Paese, con investimenti nella regione per 10 milioni di euro e la creazione di 2.000 posti di lavoro nei tre anni di attività, nell’ambito di un patto strategico decennale con le istituzioni, per creare valore significativo per il territorio e le comunità.
Hamid Naili, presidente e amministratore delegato della ALC Algerian Ligabue Catering Spa, spiega come l’approvazione di un patto strategico con una visione a lungo termine, per creare opportunità e valore in Nord Africa, assicurerà importanti ricadute.
Recente è anche il contratto con cui la Ligabue ha esteso l’attività ai servizi alberghieri in due siti estrattivi di rame e due miniere a cielo aperto, nelle regioni di Abay e Pavlodar del Kazakhstan. «Lo sviluppo del settore minerario in Kazakhstan – spiega Paolo Ramadori, Group general manager Ligabue – ha permesso al Gruppo di rafforzare la propria presenza nel Paese, ponendo le basi per un’ulteriore espansione futura».
La nuova commessa, che ha portato all’assunzione da parte della Ligabue di ulteriori 1200 lavoratori e all’apertura di un ufficio ad Almaty, pone la società veneziana tra i datori di lavoro più importanti in Kazakhstan, dove il Gruppo opera da oltre trent’anni.
Nell’Area del Golfo, inoltre, il Gruppo Ligabue ha chiuso a inizio novembre un accordo quadro per servire 36 impianti di perforazione di terra in Arabia Saudita: oltre 200.000 pasti al mese serviti e un contratto del valore di 80 milioni di euro per tre anni.

Dopo i risultati, definiti eccellenti, e le nuove spinte impresse nei settori Cruise e Ferry (acquisto della nave Sans Souci, rafforzamento della controllata Plantours e sua trasformazione in cruise company, lancio di due nuovi brand per la ristorazione di alta qualità sui traghetti, consolidamento del mercato spagnolo e nel 2024 record di fatturato in 50 anni di attività nel settore traghetti) la Ligabue è dunque in crescita e sempre più competitiva anche nella Divisione Industrial Service che, da sola, porta nel 2024 un fatturato superiore a 210 milioni di Euro, con una crescita del 20% rispetto al 2023, continuando la corsa positiva dopo la pandemia.
«Siamo molti felici di un trend positivo che consolida gli asset strategici della nostra azienda. Si conferma l’importanza delle scelte e degli investimenti compiuti in questi ultimi anni in termini di riassetto organizzativo e management, ma anche di qualificazione e aggiornamento costante delle tecnologie e della formazione dei nostri collaboratori. Tuttavia, ciò che ci gratifica maggiormente – commenta Inti Ligabue presidente e amministratore delegato del Gruppo – è riuscire a intervenire nei luoghi in cui operiamo con il rispetto delle culture, il senso di responsabilità per lo sviluppo economico e sociale delle comunità e i valori etici che da sempre guidano la Ligabue e che si traducono in investimenti in loco, nuovi posti di lavoro, trasferimenti di competenze e grande attenzione alla sostenibilità».