TRIESTE – Luka Rijeka, società di gestione dello scalo croato di Fiume, è stata sottoposta ad un attacco informatico da parte di hacker.
L’avviso dell’atto di pirateria è stata pubblicata sui social da parte del gruppo Xu Hackmanac. Si è trattato di un attacco con ransomware 8Base al sistema che gestisce tutte le pratiche amministrative del porto.
La notizia, confermata dai vertici di Luka Rijeka (il presidente Dusko Grabovac) ai media croati, è stata poi in parte smentita dagli uffici che si occupano di Information tecnology all’interno della società.
In un primo momento, infatti, si era diffusa la voce che gran parte dei dati fossero stai rubati e che per la restituzione fosse stato chiesto un riscatto. In queste ore, invece, la smentita di danni particolari al sistema e la precisazione che non è stato chiesto alcun riscatto. Il reparto IT di Luka Rijeka si sarebbe accorto già sabato dell’attacco, che non è il primo, come accaduto anche ad altre realtà portuali del territorio. Attivati i sistemi di protezione, i danni dovrebbero essere stati contenuti con le procedure di ripristino. Al momento non risultano danni ai traffici marittimi legati al porto di Fiume.

In linea di principio, il malware 8Base riesce a penetrare i sistemi tramite email di phishing o tramite criminali informatici che hanno ottenuto l’accesso alla rete di un’azienda attraverso phishing, credenziali compromesse, estorsione di vulnerabilità e altro e cedono l’accesso ad altri criminali informatici sul Dark Web.
Una volta infettato un computer, 8Base agisce come un ransomware a doppia estorsione, crittografando e rubando dati. Il malware, inoltre, utilizza diversi mezzi per eludere il rilevamento, aggiungere persistenza e proteggere dal recupero dei dati.

Lo scorso luglio, numerose aziende e istituzioni in Croazia sono diventate bersaglio di sofisticati attacchi informatici. Società private, uffici governativi e anche un ospedale erano state vittime di pirati informatici, con interruzioni del lavoro, perdita di dati sensibili e perdite finanziarie di non poco conto.
Anche ministero delle Finanze, l’amministrazione fiscale e la Banca nazionale croata,oltre all’aeroporto di Spalato, aveva subito danni durante gli attacchi.