TRIESTE – Il progetto della “lunetta” ferroviaria di Gorizia è fermo, poiché Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) è in attesa del responso del ministero dell’Ambiente.
Lo scrive in una nota il consigliere regionale del Friuli Venezia Giulia, Diego Bernardis, riportando agli onori delle cronache l’annosa questione. La modifica della linea ferroviaria consentirebbe un collegamento diretto tra Interporto Gorizia e porto di Trieste (senza passare per manovre alla stazione di Gorizia), proprio nel momento in cui – grazie alla collaborazione con Adriafer – stanno arrivando nuove richieste che potrebbero rilanciare la struttura interportuale.
La nuova infrastruttura, che prevede una spesa di circa 15 milioni di euro da parte di Rfi, comprende una serie di interventi che potrebbero rivelarsi fondamentali per l’Interporto di Gorizia-Sdag, recentemente “incentivato” dalla Regione Fvg, evidentemente intenzionata a coinvolgere in modo più concreto la struttura in nel sistema logistico regionale.
In particolare, spiega il consigliere regionale, Rfi ha definito una prima fase funzionale che comprende la realizzazione di un nuovo tratto di linea a singolo binario di circa 1,4 chilometri, la leggera variante a singolo binario su un tratto storico di circa 260 metri sul lato sloveno, l’elettrificazione del nuovo collegamento e della linea Gorizia Centrale con Nova Gorica fino al deviatoio in ingresso al raccordo Sdag e l’adeguamento dell’attuale apparato Acei di Gorizia in relazione agli interventi infrastrutturali collegati. “Attualmente, nonostante i solleciti del 15 novembre 2022 e dell’8 giugno 2023, l’iter amministrativo è in attesa del riscontro del Mase all’istanza di assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale del progetto. Ho ricevuto rassicurazioni – scrive ancora Bernardis – che Rfi sta già avviando le attività propedeutiche per la Conferenza di servizi che, previo parere del Mase, dovrebbe iniziare nel settembre 2023. Pertanto, è possibile sostenere che, se il parere arrivasse in tempi ragionevoli, Rfi potrebbe attivare la nuova infrastruttura come pianificato entro il 2026. Ho fiducia che Rfi e Mase possano collaborare per garantire l’attivazione della Lunetta di Gorizia nel minor tempo possibile”.
L’Interporto di Gorizia ha recentemente avviato una collaborazione con Adriafer (impresa ferroviaria dell’Autorità portuale di Trieste) per un’interessante attività di manutenzione di carri.
«Proprio grazie a questa collaborazione – spiega Giuliano Grendene, recentemente confermato Amministratore unico dell’Interporto – si stanno muovendo nuovi interessi attorno all’interporto. Adriafer, inoltre sta già provvedendo con un locomotore a trazione mista, elettrico e diesel, a sveltire la manovra sulla parte non elettrificata. È probabile che tutto ciò consenta di sviluppare nuovi traffici».