TRIESTE – La vicenda Wartsila di Trieste potrebbe essere a una svolta: lo stabilimento di Bagnoli starebbe per essere rilevato da MSC (Mediterranean shipping company).
L’anticipazione è stata fatta dallo stesso patron del Gruppo, Gianluigi Aponte, a margine di un incontro a Genova con il presidente della Regione, Giovanni Toti e con il viceministro ai Trasporti Edoardo Rixi e riportata dal Secolo XIX.
Secondo quanto riportato, MSC sarebbe intenzionata a impiantare a Trieste un’attività di produzione di carri ferroviari dedicati al trasporto merci, riassorbendo l’intero carico di maestranze (circa 300 persone) che Wartsila lascerà a casa nei prossimi mesi, dopo la decisione di fermare la costruzione di motori.
Due gli aspetti che rendono verosimile la chiusura dell’accordo, nonostante la cautela dei sindacati. MSC è già impegnata nel settore ferroviario delle merci con la controllata Medway (oltre che nel settore passeggeri dopo l’acquisizione di Italo), ma il Gruppo è destinato ad ampliare l’attività dopo l’acquisto di quasi metà di HHLA (porto di Amburgo) che a sua volta controlla Metrans, colosso del trasporto merci su ferro in tutta Europa.
L’altro elemento che rafforza l’ipotesi riguarda l’interesse già espresso dallo stesso Aponte proprio per l’area di Bagnoli della Rosandra. Ai primi di settembre del 2017, infatti, il patriarca della famiglia che controlla la prima compagnia di navigazione al mondo – accompagnato dall’ex presidente dell’Authority di Genova e responsabile dei rapporti istituzionali di MSC, Luigi Merlo – aveva visitato con interesse i due capannoni che poi Wartsila avrebbe ceduto alla Regione Friuli Venezia Giulia, accanto allo stabilimento di produzione dei motori. All’epoca, l’ipotesi era quella di insediare attività di logistica da affiancare a quelle terminalistiche, visto che il Gruppo di Ginevra già controllava il 50% delle quote (oggi salite all’80%) di Trieste marine terminal.