TRIESTE – Cerimonia di inaugurazione, oggi a Budoia (Pordenone), per il nuovo centro logistico di Ceccarelli Group.
«Il più importante investimento operato nella storia dal Gruppo»: queste le parole di Luca Ceccarelli, presidente del Gruppo, per descrivere il nuovo hub (già operativo da giugno), frutto di un investimento da 5 milioni di euro per il recupero di uno storico mobilificio nella zona industriale.
Si tratta di circa 16mila metri quadri di superficie coperta, ai quali se ne aggiungono più di 20mila scoperti per un totale di 40mila metri quadri complessivi.
Ceccarelli Group ha il cuore pulsante a Udine, ma sedi anche a Trieste, Prato, Milano, e Padova, oltre ai nuovi hub logistici di Pradamano e Tolmezzo. E proprio guardando a questi ultimi due poli, c’è chi parla, con l’arrivo di Budoia, di un vero e proprio triangolo della logistica in Friuli Venezia Giulia.
«L’ex provincia di Pordenone, ma in generale il vicino Veneto orientale, che in questo modo riusciremo a servire con maggiore facilità, sono aree molto vivaci dal punto di vista imprenditoriale e sensibili a soluzioni di logistica integrata» ha spiegato il presidente di Ceccarelli Group, Luca Ceccarelli.
Il magazzino è suddiviso in 8mila metri quadrati con altezza di 6 metri sotto trave, mentre i restanti 8 si spingono oltre i 9 metri di altezza. Quest’ultima metà permette uno sviluppo della capacità di stock in verticale e successivamente verrà scaffalata, mentre nella sezione più bassa sarà possibile lavorare la merce a terra, fuori misura e fuori sagoma per intercettare così molteplici categorie merceologiche. Sette le baie di carico attualmente già operative, mentre sono 3 i portoni a raso che consentono l’ingresso dei mezzi in magazzino per permettere le operazioni di scarico laterale, per un afflusso giornaliero di circa 25 camion. Per quanto riguarda le risorse umane, attualmente lavorano nel polo pordenonese sei persone, con la prospettiva di aumentare l’organico a dieci, sulla base delle future necessità.
Al taglio del nastro dei nuovi spazi, per altro già operativi, era presente anche il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani.