TRIESTE – L’assemblea di Interporto di Trieste SpA ha approvato il bilancio 2024 con un utile ante imposte di 634mila euro e un valore della produzione di 12,3 milioni.
Si tratta dei migliori risultati economici di sempre e del terzo anno consecutivo di crescita a doppia cifra, nonostante le difficoltà legate alle tensioni geopolitiche internazionali che si sono riflesse anche sui traffici commerciali.
Anche nel 2024 si conferma la centralità dell’area logistica di FREEeste a Bagnoli della Rosandra, che ha gestito oltre il 64% dei volumi totali della società, confermando la validità delle strategie di sviluppo operate negli anni scorsi.
Nel corso dell’esercizio la Società ha implementato il piano degli investimenti per migliorare i servizi offerti, destinando oltre 2,6 milioni di euro alla realizzazione di magazzini attrezzati, a nuovi varchi d’ingresso informatizzati e all’acquisto di mezzi di sollevamento.
FREEeste con il regime di Punto franco sta quindi lavorando bene e il trend rimane positivo anche nei primi mesi del 2025. A breve alcuni degli spazi verranno utilizzati anche dalla Piattaforma logistica gestita da HHLA Plt Italy per smaltire il sovraffollamento di camion in banchina. Anche se non ci sono conferme ufficiali, inoltre, sarebbero numerose le nuove richieste in arrivo per i magazzini e le aree scoperte ancora a disposizione, mentre non è escluso l’insediamento di nuove attività industriali.
Se si analizzano i dati di traffico 2024, si nota un forte aumento delle tonnellate di merce movimentata con 408.852 tonnellate invece delle 360.594 nel 2023; ma anche una forte riduzione dei Teu (17.607 contro i 30.301 del 2023) e dei treni intermodali e general cargo (247 contro i 485 nel 2023). Lieve, invece, il calo dei passaggi di mezzi pesanti: 115.861 nel 2024 e 117.461 nell’anno precedente.
La diminuzione dei Teu movimentati nel 2024 – spiega una nota di Interporto di Trieste – è attribuibile principalmente alla riduzione del numero dei treni nei terminal, dovuta sia alla crisi del settore automotive in Germania, sia alla prolungata chiusura di alcune tratte ferroviarie in Austria (v. tunnel dei Tauri), per importanti lavori di manutenzione.
Il traffico dei mezzi pesanti ha segnato una diminuzione dell’1,4% rispetto all’esercizio precedente, legato soprattutto all’azzeramento dei mezzi provenienti da Russia e Bielorussia.
Positivi i risultati della controllata Interporto di Cervignano SpA, che chiude il bilancio 2024 con un valore della produzione di 5,3 milioni di euro e un risultato di esercizio di 300mila euro.
«L’Interporto di Trieste – ha commentato il presidente Paolo Privileggio – accelera il suo percorso di crescita, puntando con decisione all’internazionalizzazione sfruttando la sua posizione strategica resa ancora più rilevante dai cambiamenti negli scenari internazionali del traffico merci e dalla presenza del Punto Franco».