TRIESTE – Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale e Invitalia hanno raggiunto un accordo per gli interventi finanziati dal Fondo complementare per i porti affiancato al Pnrr. Invitalia gestirà le gare per un primo gruppo di interventi finanziati con 145 milioni di euro.
L’Agenzia per lo sviluppo fornirà supporto tecnico-operativo per realizzare le infrastrutture previste nel rafforzamento delle le attività logistiche e produttive nell’area portuale. Nella fase iniziale Invitalia gestirà, in qualità di Centrale di Committenza, gli appalti per l’affidamento di servizi tecnici funzionali alla progettazione di un primo gruppo di interventi. Questi ultimi sono finanziati con oltre 145 milioni di euro dal Piano complementare al PNRR e dovranno concludersi entro il 2026. Invitalia inoltre, supporterà l’Autorità di Sistema per la definizione, l’attuazione, il monitoraggio e la valutazione delle attività, oltre che per eventuali azioni di rafforzamento della capacità amministrativa.
Gli interventi, compresi nel Progetto Adriagateway per il potenziamento delle infrastrutture del porto, sono di titolarità del Ministero delle Infrastrutture. Sono inoltre inseriti nell’elenco delle opere pubbliche di particolare complessità e di rilevante impatto, per i quali il Decreto Governance PNRR (decreto-legge 77/2021) ha individuato un modello di procedimenti integrato, del tutto innovativo.
Quello con Invitalia si può senz’altro definire un accordo strategico per l’Authority di Trieste, che ha a disposizione ben 416 milioni di euro per intervenire sul sistema portuale della regione. Interventi importanti riguarderanno infatti tutti e tre gli scali (Trieste, Monfalcone e Porto Nogaro). Non è escluso quindi che sia proprio Invitalia a redigere i bandi per le numerose opere destinate al potenziamento del sistema portuale del Friuli Venezia Giulia.
Invitalia è l’Agenzia nazionale per lo sviluppo, di proprietà del Ministero dell’Economia. Il suo compito principale è quello di dare impulso alla crescita economica del Paese, puntando sui settori strategici per lo sviluppo e l’occupazione. Tra i servizi offerti alla pubblica amministrazione, anche quelli che servono ad accelerare la spesa dei fondi comunitari e nazionali.
Per quanto riguarda la prima tranche di interventi, va ricordato che già nella seconda metà del 2020 l’Authority aveva presentato il progetto “Adriagateway: investimenti pubblici prioritari funzionali allo sviluppo generale delle nuove aree di espansione portuale definito dal vigente Piano Regolatore Portuale del Porto di Trieste”. Si tratta di una serie di opere di infrastrutturazione prioritarie e integrate per lo sviluppo della zona Sud-Orientale: dal Molo VII verso l’area della Valle delle Noghere, in direzione Muggia. Le opere andranno ad integrare e potenziare le componenti infrastrutturali localizzate lungo la dorsale ferroviaria che collega l’attuale cuore operativo del Porto di Trieste verso la zona di espansione. Le nuove infrastrutture di Adriagateway sono progettate per potenziare l’intermodalità green (mareferro), consentire (con interventi di bonifica) il recupero di siti fortemente inquinati, migliorare le prestazioni energetiche dei terminal. Si tratta di opere pubbliche dirette a fornire un supporto generale e complessivo all’intero sistema, fungendo da volano a investitori privati.