TRIESTE – Il Comitato di gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale ha approvato oggi all’unanimità la nuova concessione per 25 anni (dal 2025 al 2050) a TIV – Terminal Intermodale Venezia spa.
La società, controllata da Msc, gestisce il secondo terminal container di Porto Marghera. La concessione prevede un importante pacchetto di investimenti da parte dell’azienda per 118 milioni di euro, di cui 31 milioni per valorizzazione sui beni demaniali, con lavori di ammodernamento ed efficientamento degli asset che compongono il terminal, e i restanti 87 milioni destinati a investimenti in attrezzature, tecnologie informatiche e automazione. Il rilascio della concessione, a cui è collegato lo sviluppo del piano di investimenti e dei traffici del terminal, ha ricevuto il via libera della Commissione consultiva e del Comitato di gestione, che hanno valutato positivamente anche le prospettive di crescita, il solido piano di investimenti, il potenziamento del traffico e della sua quota intermodale, l’aumento della produttività e dei livelli di safety.
Le istanze presentate da TIV (nel 2018 e nel 2022) erano state integrate a luglio dello scorso anno su richiesta della stessa Authority. La nuova concessione tiene conto anche della proroga accordata a causa della pandemia.
“Si tratta inoltre di un piano attento alla sostenibilità, poiché intende ridurre la congestione del traffico in entrata e in uscita dal terminal ed abbattere le emissioni complessive attraverso prestazioni energetiche che efficientano i consumi e riducono le emissioni (con ammodernamento del parco veicoli, installazione di pannelli fotovoltaici, utilizzo di illuminazione led nei piazzali e potenziamento dell’alimentazione per i container refrigerati). La nuova concessione venticinquennale rappresenta per lo scalo un consolidamento e un importante segnale di fiducia in un’ottica di crescita per la portualità del Veneto e per tutto il suo indotto, sostenendo il potenziamento infrastrutturale, la crescita dei traffici e del lavoro portuale nel difficile contesto economico internazionale” recita una nota dell’Authority.

Nella stessa seduta, il Comitato ha approvato anche il Rendiconto generale 2023, che vede un avanzo di amministrazione di oltre 101,1 milioni di euro, un saldo di cassa di oltre 201 milioni di euro, un risultato di parte corrente di oltre 26,2 milioni di euro. Agli investimenti in immobili (prevalentemente legati a recupero funzionale e manutenzione), opere, escavi e manutenzione dei canali sono stati destinati oltre 144 milioni di euro. Continua a ridursi l’esposizione finanziaria in mutui dell’Ente, che passa dai 72,2 milioni di euro del 2022 ai 63,4 milioni di euro del 2023. Il Comitato ha approvato inoltre la variazione ai residui attivi e passivi dell’esercizio finanziario del 2023 che ammontano al termine dell’esercizio rispettivamente a 467 milioni di euro e 567 milioni di euro e sono collegati soprattutto ai finanziamenti ricevuti per opere, in particolare nel quadro dei fondi Pnrr.
«In un anno particolarmente complesso, caratterizzato da una situazione internazionale fragile e dal perdurare delle pesanti ricadute sui porti lagunari del conflitto ucraino, siamo riusciti, grazie all’impegno di tutto lo staff dell’AdSP e alla collaborazione di tutta la comunità portuale, a chiudere il 2023 con un bilancio solido, dove trovano spazio oltre 144 milioni di euro in investimenti, risorse preziose per il mantenimento della competitività degli scali veneti. Siamo molto soddisfatti per il percorso di sviluppo delle attività portuali e di valorizzazione dell’asset demaniale, che vede nella nuova concessione approvata oggi al terminalista TIV: un altro importantissimo balzo in avanti – ha commentato il presidente dell’Autorità di sistema portuale, Di Blasio – per il rilancio dei traffici, dell’intermodalità e del lavoro portuale. Il nostro lavoro continua con i molti progetti in essere, tra cui i lavori finanziati dal PNRR e i bandi per l’escavo dei canali, per la realizzazione del nuovo terminal crociere e per il nuovo terminal container Montesyndial. Un’attività costante che ha impegnato duramente il personale dell’Ente e che ha come unico scopo la creazione di valore e di occupazione per il nostro territorio».