TRIESTE – L’autorità portuale di Venezia ha reso noti i dati di traffico del 2021 che riportano una crescita dellle movimentazioni del 7,9% rispetto al 2020 con 20,2 milioni di tonnellate.
In calo, però, il settore container che perde 15.250 Teu (-2,8%) e segna un totale di 513.814 Teu. Da segnalare però come i container pieni infatti rimangano in linea con lo scorso anno (+0,7% Teu), rispetto al calo dei vuoti (-10,7% Teu). Pandemia e rialzo dei noli marittimi spiegano la dinamica, comune ad altri porti nazionali.
Esaminando i dati nel dettaglio (periodo gennaio – dicembre 2021), si nota una leggera sofferenza anche per le rinfuse liquide (-1,8%), mentre quelle solide hanno riacquistato il segno positivo registrando più di 6,4 milioni di tonnellate (+30,4%). Crescita anche per il general cargo con 9,3 milioni di tonnellate (+5%). “Si tratta di dati ampiamente condizionati dalle dinamiche nazionali e internazionali legate agli approvvigionamenti energetici, basti pensare che tra le rinfuse solide i carboni fossili e le ligniti hanno conosciuto un aumento del 105%” spiega l’Authority in una nota. Mentre continua la crescita dei prodotti metallurgici con 2,1 milioni di tonnellate transitate (+42,7%), risulta piuttosto pesante, sempre tra le rinfuse solide, il calo dei cereali e delle derrate alimentari che perdono rispettivamente il 18,8% e il 5,6%: tipologie di merce che scontano ancora il calo delle attività produttive legate ad alcuni tra i settori più colpiti dalle restrizioni da Covid-19. Si tratta, in particolare, dei mutamenti in atto nella logistica agroalimentare sempre più orientata verso il trasporto su ferro e gomma per gli approvvigionamenti provenienti dai Paesi dell’Est Europa.
Com’era facilmente prevedibile, si è registrato un aumento significativo del traffico passeggeri dei traghetti (+58,3%) e delle crociere (+460%), rimasto praticamente fermo nel 2020. Con il parziale recupero della programmazione e le soluzioni individuate per gli approdi provvisori, da gennaio a dicembre 2021 il numero de crocieristi è stato pari a 31.685. Impietoso e senza senso qualsiasi confronto con il prepandemia.
Al porto di Chioggia (che supera di poco uil milione di tonnellate movimentate), infine, sono risultate in aumento sia le rinfuse liquide con 4.960 tonnellate transitate nel 2021 e azzerate nel 2020, che le rinfuse solide (circa 749mila tonnellate: +9,6%). In crescita con 316mila 290 tonnellate transitate (+35,5%), rispetto al 2020, anche il general cargo.
«La consistente contrazione della produzione industriale, le limitazioni imposte dalla crisi pandemica del 2020 hanno prodotto e continuano a produrre importanti ripercussioni sulla logistica nazionale e internazionale, con effetti sull’andamento di tutti i settori e di tutte le modalità di movimentazione delle merci. Grazie alle opportunità offerte dal PNRR, all’istituzione della ZLS e alla messa in campo delle progettualità previste nel POT, in corso di realizzazione, che vanno nella direzione dell’innovazione, dello sviluppo dell’intermodalità e della maggiore sostenibilità ambientale e sociale, i porti lagunari potranno continuare a crescere superando i volumi pre-pandemia» ha commentato Fulvio Lino Di Blasio, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale.