TRIESTE – Il nuovo terminal container Rijeka Gateway al porto croato di Fiume ha completato l’installazione dell’equipment.
Lo ha confermato il ministro croato del Mare, dei Trasporti e delle Infrastrutture, Oleg Butkovic, durante una visita al terminal lo scorso martedì 6 maggio.
Secondo la fonte istituzionale, l’80% dell’intervento è stato completato, tutte le attrezzature operative sono state installate e si prevede che il terminal entrerà in funzione nella seconda metà del 2025.
Sul piano occupazionale, oggi sono impiegate circa 130 persone ma, una volta avviate le operazioni a pieno regime, il numero salirà a 300 addetti. La riqualificazione comprenderà anche il restauro di un edificio storico vincolato, destinato a ospitare gli uffici del terminal, della dogana e degli ispettorati.

Il terminal è frutto di un investimento congiunto tra APM Terminals (gruppo Maersk) e la croata ENNA e si estende su 20 ettari. La prima fase del progetto, attualmente in corso, comporta un investimento di 200 milioni di euro per la costruzione delle infrastrutture principali, l’acquisizione delle attrezzature di movimentazione e la realizzazione del supporto logistico. Una seconda fase, in programma nei prossimi dieci anni, prevede ulteriori investimenti per 180 milioni.

Tra le attrezzature già installate figurano quattro gru ship-to-shore di classe super-post-Panamax, in grado di operare su navi con una larghezza fino a 25 file di container. Ciascuna gru pesa circa 1700 tonnellate, raggiunge un’altezza di 138 metri e può sollevare fino a 100 tonnellate. Le attrezzature sono attualmente in fase di collaudo e consegna. Secondo il management del terminal, guidato da Tomislav Rosandi, tutte le tecnologie adottate sono pensate per minimizzare l’impatto ambientale, incluso l’utilizzo di soluzioni digitalizzate e automatizzate. Durante la preparazione dell’area sono state rimosse oltre 400 tonnellate di amianto dal sito portuale.

Restano tuttavia alcune criticità infrastrutturali. Il terminal movimenterà circa 150 camion al giorno, un flusso che potrebbe impattare significativamente sulla viabilità locale. Il collegamento stradale alla tangenziale di Fiume è stato completato, ma resta il problema della linea ferroviaria esistente, in attesa dei lavori sulla tratta Škrljevo–Rijeka–Jurdani e sull’intera linea a pianura. Il ministro ha riconosciuto la necessità di ottimizzare l’uso dell’attuale infrastruttura ferroviaria, per garantire la competitività del trasporto intermodale.

Con un investimento complessivo di circa 600 milioni di euro tra terminal e collegamenti logistici, Rijeka punta a diventare un hub strategico per i container nell’area adriatica orientale, candidandosi a un ruolo competitivo rispetto agli scali di Trieste, Venezia e Capodistria.