TRIESTE – Il Gruppo SIAD ha scelto il porto industriale di Marghera (Venezia) per la realizzazione del nuovo stabilimento dedicato alla produzione di Air Separation Unit – impianti di frazionamento dell’aria di grandi dimensioni, destinati ai mercati internazionali. L’impianto, in fase di costruzione, sarà ultimato nel 2026 e rappresenta un investimento da 50 milioni di euro da parte di SIAD Macchine Impianti, la società che guida il comparto engineering del gruppo.
Il nuovo sito produttivo sorgerà all’interno dell’area portuale di Marghera e sarà dotato di banchina con accesso diretto al mare, caratteristica che consentirà il carico diretto su nave dei grandi impianti, abbattendo i costi e la complessità della logistica terrestre. Una soluzione, questa, che ridurrà congestione stradale, impatto ambientale e tempi di trasporto, come sottolineato dal presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, Fulvio Lino Di Blasio.
«L’insediamento di SIAD a Porto Marghera – ha dichiarato Di Blasio – rafforza la vocazione del porto di Venezia come hub nazionale per il Project Cargo, un segmento che già oggi si affida per oltre il 90% al trasporto marittimo. La possibilità di produrre in loco manufatti di grandi dimensioni e imbarcarli direttamente rappresenta un vantaggio competitivo evidente per il sistema portuale e industriale.»
Il nuovo stabilimento sarà destinato alla costruzione di impianti ASU destinati alla produzione di ossigeno, azoto e argon, tecnologie strategiche per la decarbonizzazione e l’hydrogen economy. Ogni singola unità sarà in grado di trasportare 12 tonnellate di merce, con applicazioni nei processi industriali avanzati e nella produzione sostenibile. L’investimento si affianca agli sviluppi già in corso a Bergamo, dove SIAD mantiene il suo storico presidio tecnico e operativo.
«La nostra è una scelta strategica – ha dichiarato Bernardo Sestini, presidente e AD del Gruppo SIAD – che guarda all’efficienza logistica e alla transizione energetica. Il porto di Marghera ci permette di integrare produzione e spedizione in un’unica piattaforma, aprendo nuove prospettive di export e sviluppo per tutta la nostra filiera.»
L’investimento comporterà anche nuove assunzioni di personale qualificato e la realizzazione di una palazzina servizi, viabilità interna e parcheggi. Le autorizzazioni per l’avvio dei lavori, rilasciate in tempi rapidi, rientrano nelle misure di semplificazione previste per la Zona Logistica Semplificata (ZLS) del Veneto.