TRIESTE – I porti di Trieste e Venezia, ma anche i siti web di altre Autorità portuali italiane, hanno subito ieri un’azione di pirateria informatica che li ha messi momentaneamente fuori uso.
Oggi risultava ancora inagibile il sito web del porto di Venezia, mentre l’Autorrità di sistema portuale di Trieste – dove gli attacchi hacker sono stati molteplici negli ultimi anni – ha già posto rimedio all’intrusione, anche grazie alle difese previste da tempo negli uffici preposti alla sicurezza informatica. Problemi si sono registrati anche per Sinfomar, il sistema che regola accessi allo scalo e digitalizzazione di buona parte delle operazioni portuali.
A rivendicare le azioni, per protesta contro le posizioni di Ue e dell’Italia nella guerra tra Ucraina e Russia, il collettivo filorusso NoName057, che ne ha dato notizia sul canale Telegram dedicato.
Stamattina era ancora fuori uso il sito web del porto di Venezia, mentre la stessa sorte era toccata nelle scorse settimane ad alcuni importanti porti europei. In queste ore, ad essere sotto attacco sono alcune strutture logistiche i Germania e un porto della Bulgaria.