TRIESTE – Dopo la proroga “Covid”, che ha spostato dal 2022 a inizio 2024 la scadenza della concessione, Adria Terminal (C. Steinweg – GMT srl) ha chiesto di restare altri quattro anni in Porto Vecchio a Trieste.
La trattativa con l’Autorità di sistema portuale sta andando avanti, come spiega l’amministratore delegato Andrea Bartalini, ma finora non ha portato ad una soluzione definitiva.
Due anni fa, la società ha ottenuto di poter utilizzare anche un nuovo magazzino per gestire un’attività da mezzo milione di tonnellate l’anno di merci varie (metalli non ferrosi, prodotti siderurgici e forestali), che necessiterebbe di un collegamento ferroviario e di nuovi spazi.
Invece è molto probabile che venga assentita la nuova concessione demaniale marittima quadriennale sugli 81.419 metri quadrati di superficie al Porto Vecchio (ad oggi l’unica attività di questo genere in un’area destinata a diventare nuovo spazio urbano), rinnovando quella in scadenza il 15 febbraio 2024 (in realtà il 31 dicembre per una parte).
Le ipotesi di spostamento non sono ufficialmente note e l’ad Bartalini non desidera parlarne, ma è probabile che si stia ipotizzando il trasferimento nell’area Sud del porto, forse all’interno del nuovo terminal che dovrebbe venir realizzato da Adria Port, società di diritto ungherese, che però è atteso entrare a regime non prima di 4-5 anni.
«Stiamo valutando una serie di ipotesi, nel contempo abbiamo chiesto la nuova concessione, di durata limitata – conferma Bartalini – proprio in attesa di uno spostamento, avendo la concessione in scadenza a breve».
Una soluzione, quella attuale, che non rende felice la società, come aveva già avuto modo di spiegare lo stesso Bartalini su queste pagine.
«Dove operiamo adesso le difficoltà che abbiamo adesso sono enormi. Auspichiamo di poter di andare da un’altra parte il prima possibile. L’attività a Trieste funziona tantissimo e le 500mila tonnellate di merci che trattiamo ogni anno hanno bisogno di spazi e persone. Ci sono opportunità di sviluppo che ci auguriamo di poter portare avanti».
Tutto ciò, naturalmente, contrasta con l’ipotesi, a questo punto molto più lontana, di poter utilizzare quegli spazi in Porto Vecchio per la nuova Stazione marittima (si era ipotizzato un project financing di MSC) per deviare in quel sito parte del traffico crociere.