TRIESTE – Vale 100,5 milioni di euro l’intervento che l’Autorità portuale di Trieste sta per mettere in gara dopo aver approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica per il terminal container.
I lavori sul Molo VII – gestito da Trieste marine terminal (Msc e TO Delta) – serviranno a consolidare la struttura degli anni ’70 del secolo scorso, anche in attesa di due nuove gru di banchina. In pratica si interverrà sulla piastra che poggia sulla palificazione, con i finanziamenti previsti dal Fondo complementare al Pnrr.
Una parte dei lavori servirà anche a mettere in funzione un nuovo sistema di depurazione delle acque. Gli spazi del terminal, sempre più risicati a causa dell’aumento dei traffici, saranno poi gestiti mantenendo le gru di piazzale che scorrono su binari, alle quali saranno aggiunte e poi nuove gru gommate (Rubber Tire Gantry-RTG), simili ai vecchi “cavalieri” ma utilizzate solo per spostare container e non per portarli sotto bordo. Il nuovo equipment servirà a sostituire i “reach stacker”. alimentati a gasolio, per una gestione più efficiente dello stesso piazzale e con un impatto sul consumo energetico che si ipotizza ridotto del 15%.
Il rinforzo del Molo VII sarà poi seguito dall’atteso progetto di allungamento che sarà messo in atto con fondi privati, così come previsto dalla concessione. La prima fase ha già visto l’aggiudicazione a I.CO.P. S.p.A. (già impegnata nel recupero dell’ex Ferriera e nello sviluppo della Piattaforma Logistica) per un prolungamento di 100 metri (per 141 di larghezza) con una base d’asta che era stata di 33,3 milioni di euro.
Per il raddoppio del Molo VII, invece, si dovrà aspettare almeno il 2043 per l’inizio dei lavori. Nel 2065 la conclusione con l’effettiva operatività, dopo la suddivisione in 4 fasi.