TRIESTE – CMA CGM guarda con interesse alla possibilità di riprendere il transito attraverso il Canale di Suez.
A dichiararlo è stata Christine Cabau, vicepresidente esecutiva del gruppo per Asset e Operazioni, durante un incontro con l’Autorità del Canale di Suez.
L’incontro si è tenuto il 7 maggio in videoconferenza tra la compagnia francese e il presidente dell’Autorità del Canale, l’ammiraglio Ossama Rabiee, alla luce dei recenti sviluppi positivi in materia di sicurezza nella regione del Mar Rosso. Il confronto ha avuto come obiettivo la valutazione degli scenari attuali e futuri per la navigazione, dopo i segnali incoraggianti legati al cessate il fuoco in Yemen, mediato da Oman e Stati Uniti, e accolto favorevolmente dal ministero degli Esteri egiziano.
L’ammiraglio Rabiee ha definito gli sviluppi “un buon segnale” per la ripresa della navigazione nella regione, sottolineando la solidità del rapporto con CMA CGM, che non ha interrotto completamente i transiti, mantenendo attivo almeno un servizio fisso attraverso il Canale. Il gruppo si è anche distinto come primo operatore per tonnellaggio netto di portacontainer nei primi quattro mesi del 2025, con una quota del 19% del traffico containerizzato.
Dal canto suo, Cabau ha confermato che il gruppo sta considerando l’attivazione di un secondo servizio attraverso il Canale, valutando costantemente la situazione in termini di sicurezza marittima per navi ed equipaggi. La rotta di Suez resta prioritaria, ma ogni decisione verrà presa tenendo conto della stabilità dell’area.
L’Autorità del Canale di Suez ha avviato nelle scorse settimane una serie di consultazioni con compagnie di navigazione, armatori e agenzie marittime per analizzare l’impatto delle evoluzioni geopolitiche sul traffico navale, in un’ottica di ritorno progressivo alla piena operatività della rotta.