TRIESTE – Tutte le condizioni di chiusura dell’offerta pubblica di acquisto di HHLA da parte di MSC sono state soddisfatte.
Mancava all’appello l’antitrust dell’Ucraina, perché HHLA opera al terminal di Odessa con una sua società controllata.
Dopo che la Commissione europea ha dato l’ok alla fusione all’inizio di ottobre, l’ultima condizione di chiusura ancora in sospeso è stata soddisfatta con proprio con questa autorizzazione. Port of Hamburg Beteiligungsgesellschaft SE (società interamente controllata da MSC Mediterranean Shipping Company) pagherà il prezzo di offerta di 16,75 euro per azione di classe A agli azionisti di HHLA che hanno offerto le loro azioni nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto.
Hamburger Hafen und Logistik Aktiengesellschaft (HHLA) continuerà ad essere di proprietà della Città di Amburgo e sarà sviluppata insieme al nuovo azionista di maggioranza MSC, la più grande compagnia di navigazione container del mondo.
Entrambe le realtà hanno forti interessi nel porto di Trieste: MSC con il terminal container gestito da TMT, HHLA con la Piattaforma logistica e il futuro Molo VIII che diventerà il secondo terminal container dello scalo.
La transazione sarà completata entro la fine del 2024. La Città di Amburgo detiene attualmente circa il 69% e in futuro deterrà il 50,1% delle azioni quotate di HHLA.
«Siamo lieti che la transazione si stia avviando a una conclusione positiva. Insieme alla città di Amburgo, in qualità di proprietario di maggioranza, sosterremo HHLA e il porto di Amburgo nella ripresa della crescita. Nell’ambito della nostra partnership di lunga data, rafforzeremo ulteriormente la nostra presenza ad Amburgo – ha detto
Soren Toft, Ceo di MSC – e forniremo a HHLA ulteriore capitale per investire nella modernizzazione delle sue infrastrutture».
Il 13 settembre 2023, Amburgo e MSC avevano annunciato una partnership strategica per lo sviluppo di HHLA. Nell’ambito dell’accordo, MSC amplierà in modo significativo i volumi di traffico ad Amburgo a partire dal 2025: dal 2031 saranno almeno un milione di Teu.
La Compagnia svizzera della famiglia Aponte, inoltre, costruirà ad Amburgo la sua nuova sede tedesca per diverse centinaia di dipendenti, oltre agli investimenti in HHLA.
Le condizioni di chiusura includevano l’autorizzazione al controllo delle fusioni da parte della Commissione Europea e delle rispettive autorità di Georgia, Tunisia e Ucraina. Inoltre, è stato necessario ottenere l’autorizzazione al controllo delle sovvenzioni da parte della Commissione europea e l’autorizzazione al commercio estero da parte delle autorità competenti di Italia, Slovenia, Romania e Danimarca.
Nonostante le buone prospettive, l’operazione resta ancora controversa nell’opinione del sindacato Verdi e dei lavoratori portuali, fermamente contrari all’accordo. Dal punto di vista del sindacato, sono a rischio i posti di lavoro presso HHLA, ma anche in altre società portuali. Altre criticità avevano riguardato gli ampi diritti di veto che MSC riceverà in base all’accordo, che durante le discussioni pubbliche era stato definito addirittura un “errore storico”.