TRIESTE – Dopo il ritrovamento di una grotta lungo il cantiere, sono ripresi a pieno ritmo i lavori per il raddoppio della tratta ferroviaria tra Capodistria e Divaccia. Il tracciato, a servizio del Porto di Capodistria, ha visto nei giorni scorsi il getto il calcestruzzo dei primi 100 metri della soletta del terzo livello della struttura del viadotto Glinščica, un’opera della lunghezza di 215 metri. L’operazione, piuttosto complessa, ha dovuto tener conto della temperatura esterna, che non doveva superare i 29 gradi.
Nessun problema, inoltre, per la grotta scoperta lungo il percorso della ferrovia, che pareva poter causare un rallentamento dei lavori.
La grotta trovata nella zona del tunnel T1 tra Divaccia e Corgnale (Lokev) è stata studiata dagli esperti dell’Istituto di Ricerca sul Carso la scorsa settimana. L’Istituto di ricerca carsica, autorizzato al monitoraggio del progetto del secondo binario, ha proposto la chiusura dell’ingresso della grotta. La proposta è stata confermata dall’Istituto per la protezione del patrimonio culturale della Slovenia. La cavità, in realtà, non si trova propriamente nell’area dove sarà costruito il binario: i lavori nella zona continuano quindi senza alcun disagio. L’impresa impegnata nella costruzione si aspetta di trovare circa altri 10 sistemi di grandi grotte e circa 100 di minori dimensioni, sempre lungo il percorso del secondo binario. Tutti i fenomeni carsici scoprti saranno trattati secondo il protocollo utilizzato nella Repubblica di Slovenia già da molti anni.